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Carmina Diabolo

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BLACK RAINBOWS - Carmina Diabolo
(2010 - Longfellow Deeds/goodfellas)voto: 7.5/10
Se per voi il tempo si è fermato agli anni '70 questo secondo lavoro dei romani Black Rainbows sarà un'autentica manna dal cielo! Influenze evidenti di Led Zeppelin, Black Sabbath, o dei più "recenti" Cathedral emergono in quasi tutte le song, ma questo non pensate sia un motivo per cui si possa dire abbiamo già sentito tutto lasciamo perdere, no, il suono risulta fresco, duro, massiccio come ogni rocker ama. Del resto il nome stesso della band, un incrocio tra i Black Sabbath e i Rainbow fa pensare no? Certo forse saranno fuori moda, ma quanto è più bello stare seduti sul proprio divano a sorseggiare una bella birra fredda, viaggiando con la testa verso mondi psichedelici che ascoltare tanta immondizia moderna? Ascoltate "Under the Sun" ad esempio, fa venire i brividi, riff che sembrano uscire dal Tony Iommi più ispirato, quello che creò l'heavy metal, sonorità rigide, che fanno vibrare il cervello e lo stimolano a reagire a lanciarsi in una danza sfrenata in preda a raptus vitali. Cupa ma affascinante "What's in Your Head", che per quasi due minuti vi trascina nelle tenebre per poi esplodere con la voce acida di Gabriele, che è anche il macinatore di riff mentre l'ottima sezione ritmica è basata su Daniele Conti alla batteria e Marco de Masi al basso, se fate un salto sul loro my space, noterete la prossima tournè che toccherà l'europa, del resto son già stati spalla degli Airbourne a Roma, ecco se amate gli australiani, che sono fotocopia dei maestri AC/DC perchè non amare una band italiana che non sarà il massimo dell'originalità, ma che sa suonare molto ma molto bene? Misteri tricolori. Tutti i brani hanno questo sapore retrò, che fa solo bene a chi magari ha una concezione troppo moderna del rock attuale, tornare un pò indietro nel tempo farebbe solo bene, e non pensate di annoiarvi, ogni brano ha la sua dose di incisività. Prendete ad esempio "In the City" ritmata, avvolgente, dura, rock'n'roll, quasi hendrixiana se mi passate il termine, al punto che ci viene un dubbio ma sono di Roma davvero? A parte le battute, è evidente una volta di più che qui da noi c'è chi sa fare bene il musicista, quello che manca è il pubblico! "The Witch" è un altro di quei brani che fanno muovere il corpo in preda a raptus tanto è schizofrenico, e non posso non fare i complimenti a questo trio dalle grandissime potenzialità, che sono sicuro ci riserverà ancora tante belle sorprese nei prossimi anni, sta a voi amici sostenerli e farli arrivare il più in alto possibile, è anche grazie a gruppi come i Black Rainbows che possiamo sfondare il muro eretto in Italia dalla musica commerciale! Si chiude con "Space Kingdom" in un' atmosfera surreale, diciamo il brano più psych del lavoro, ma non meno affascinante. In conclusione che dire, altra ottima band e altro ottimo album di musica vera! Bravi!
Klaus P.