Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Cosmic Ritual Supertrip

TrackList
- At Midnight You Cry
- Universal Phase
- Radio 666
- Isolation
- Hypnotized By The Solenoid
- The Great Design
- Master Rocket Power Blast
- Snowball
- Glittereyzed
- Sacred Graal
- Searching For Satellites Part I & II
- Fire Breather
BLACK RAINBOWS - Cosmic Ritual Supertrip
(2020 - HEAVY PSYCH SOUNDS Records)voto:
Nati nel 2007 i Black Rainbows (che ho avuto l'immenso piacere di vedere dal vivo lo scorso anno) dopo una catena serrata di opere e tour dura come un macigno, sono ormai consolidati diffusori del verbo Space Stoner Psych, con gustose frecce Fuzz in stile anni 90, tessendo trame che ci portano in atmosfere cosmiche da spazio profondo, oscure, ritualistiche direi psichedeliche, ma con un tiro pesante come i passi di un gigante! Senza dimenticare la dose attitudinale in stile '70 Doom-occulto come piace a noi!
Lo scorso maggio usciti belli freschi da una intensa attività live, hanno sfornato la loro nuova opera "Cosmic Ritual Supertrip". Che si presenta subito come un album dalle forti tinte Doom e Stoner belle toste che non possono non fare scapocciare, immerse in una dimensione spaziale, un vero e proprio viaggio cosmico, pesante e fluttuante al tempo stesso.
L'opera si apre con la scoppiettante "At Midnight You Cry", un opener col botto che ti arriva subito addosso, un bel rock Stonerone che fa scarpettare
L'atmosfera cambia con "Universal Phase", sostenuta da un bel riffone mastodontico e cadenzato come vuole la tradizione, un cantato ipnotizzante che inizia a trasportarci in atmosfere psichedeliche e cosmiche, ottima anche la parte di drumming che diventa più sostenuta nella conclusione del brano.
"Radio 666" si presenta con un incidere più "allegro", linea Stoner con un'atmosfera da viaggio in una strada isolata nel deserto seguito da visioni strane, oppure persi nello spazio attaccati ad un unico segnale radio, gustosissimo l'approccio musicale molto anni 70,un onda che si infrange in "Isolation" dove un riff senza pietà ci colpisce per tutto il brano, molto psych-blueseggiante che ci fa assaggiare un sentore di isolamento fumoso e distorto.
"Hypnotized by the Solenoid" rallenta il tutto portandoci in un universo ipnotico e dilatato con degli ottimi cambi di tempo direi progressive e concludendosi con un lungo e stupendo assolo di chitarra che manda letteralmente in orbita!
"The Great Design" è una bella ballad dai toni quasi malinconici, un lento drumming e un soave arpeggio ci culla dall'inizio alla fine del pezzo... per poi impennare all'improvviso con l'esplosiva "Master Rocket Power Blast", un intro di basso che innesca un ottimamente classico Rock Stoner dalle tinte forti, il cantato sempre magnetico supportato da una ritmica incalzante rompicollo alternato da intermezzi da bomba ad orologeria.
"Snowball" ci regala un sound deliziosamente Blues trascinante e riflessivo, lento e coinvolgente concludendosi con un lungo arpeggio da atmosfera nevosa o stellare che si accorda all'intro di "Glittereyzed" che prosegue l'incipt cosmico, un lento drumming che lega arpeggi ossessivi e dilatati nell'universo e un cantato che sembra un'onda arrivata da una trasmittente da chissà dove, a metà brano il ritmo cambia bruscamente diventando marciante e ottimamente pachidermico ma pur sempre psichedelico.
"Sacred Graal" arriva all'improvviso con un tiro quasi strafottente e potente, Stoner-Doom di ottima fattura che ti entra subito in testa, ottimi anche i ritornelli e intermezzi che non danno tregua, dei veri spaccacervelli!
La marcia rallenta ancora con "Searching For Satellites part I & II" , sprofondando in un lungo racconto diviso in due parti: un ottimo andamento acustico con una voce cristallina e ipnotica che accompagna nello spazio profondo proseguendo lentamente in toni sempre più psichedelici e direi prog dal sapore 70.
L'opera si conclude con "Fire Breather", una voce alla radio lascia un messaggio fatale e i nostri bruciano quel che rimane con un pezzo senza compromessi, psicotico e disperato, sempre coinvolgente nei loro giochi di riff pesanti, assolo ottimi e coinvolgenti e stacchi pieni di pathos Doom e Psych!
Con quest'opera i Black Rainbows si riconfermano tra le migliori giovani band del panorama Psych 70 Stoner-Doom a livello generale, un'opera molto pesante e meravigliosamente fedele al genere dandogli una freschezza cosmica (come vuole il concept) ottima! Che piacerà un sacco ai cultori del genere e non! E rimaniamo in attesa spasmodica di rivederli dal vivo!!
Draugar