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Dwellers of Apocalypse

DAEMONIAC - Dwellers of Apocalypse
(2020 - Xtreem Music)voto:
I Daemoniac sono una band old school death metal, di matrice svedese, formata da Max e Matt, ex membri degli Horrid.
Si evince subito il timbro della band, ispirata alla scena scandinava di inizio anni 90, l'album è quindi per appassionati del genere che meglio possono apprezzarlo più di tutti. Riconoscibilissimi i suoni editati da Sunlight Studios, adatti per il genere, calzano a pennello per l'intero album.
'March of Apocalypse' introduce l'album che inizia senza troppi fronzoli con 'Rebellion', con le classiche variazioni in armonia con il genere proposto. Il bilanciamento dei suoni è ben equilibrato, old style ma non eccessivo, in modo da essere appetibile per qualunque amante del death metal, legato alla tradizione o moderno che sia.
'Council of Evil' ha una bella parte rallentata centrale, peccato che non sia molto estesa, il resto del brano è un martello. Con la cover dei Gorement, 'Human Relic', si torna ai fasti dei tempi che furono, un bel macigno che gli appassionati come me ben conoscono e ha bisogno di poche presentazioni.
'The Beginning of Chaos' , introdotta da pianti di un infante, si sviluppa in un brano classico, in cui si parte lenti per poi martellare con l'alternarsi di tempi sostenuti e rallentamenti da Moshpit.
Come un treno in corsa, veniamo travolti da 'Dwellers of Apocalypse', a mio parere la meglio uscita dal lotto di brani qui presentati. Oltre ad essere la traccia che dà il titolo all'album, è quella che rimane più facilmente impressa, grazie a un bel riffing semplice e diretto.
Suoni inquietanti anticipano il brano seguente 'The Last Call', un mix di quello che proponevano Entombed, Dismember e tante altre band Svedesi. Da pogo, ' Legions of Death', ha l'attidudine live di chi si prepara al Wall Of Death, forsennata e con stop and go che spingeranno chi la ascolterà live a sbattersi no stop.
E con questo brano conclusivo, si può dire che gli amanti dell'old school ameranno questo disco, e sottolineo che a dispetto di altri album del genere ha un suono molto godibile.
Alex G