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Weapons I've Earned

HYLE - Weapons I've Earned
(2020 - Fresh Outbreak Records, Shove Records, Calimocho DIY, Bright Future, Scull Crusher)voto:
Quello che non ti aspetti. Non conoscevo minimamente questo monicker Hyle, quindi mi sono avvicinato con i piedi di piombo leggendo che suonano crust, death metal e stenchcore, più che altro perchè non so minimamente cosa sia lo stenchcore. Sarò vecchio per carità, o più probabilmente uno che non capisce nulla di musica, infatti ho poi scoperto che è un altro modo di chiamare il crust... Fatto è che dato il via al file mp3 giunto in redazione, sono rimasto sconcertato. A parte il primo brano che è uno strumentale, al secondo sono trasecolato, un balzo sulla sedia e immediata visione della bio. Hyle è una band per 3/4 al femminile, ora direte il vecchio misogino storce la bocca, no cazzo! Queste citte (si dice così dalle mie parti) hanno dei coglioni ultraquadrati e spaccano il culo a tanti maschietti che con due accordi e un outfit da finti ribelli pensano di essere punx. Si le Hyle alla fine della fiera suonano un fottuttissimo punk che potrete chiamare crust o cazzocore impelagato col death, ma sempre punk per me è. Lo era di più nel precedente Ep 'Malakia' (nome del mio primo micio millemila anni fa) che sono andato immediatamente a udire e che mi è piaciuto troppissimo!
Però qui si parla del nuovo episodio, che viene ritenuto l'esordio ufficiale dal titolo 'Weapons I've Earned' e di quello allora parleremo. La prima cosa che mi ha colpito è la voce della forsennata Olli, una che non sente rombe, sfoga la sua rabbia, il suo anarchismo nel canto e lo fa maledettamente bene, ovviamente non è Maria Callas ma qui non siamo ad ascoltare lirica o synphonic merdal (vai con altri nemici), qui si deve spaccare il culo alle zanzare e lo si fa senza meno! Difatti la title track è un pezzo che non fa prigionieri e non è adatto a cuori deboli, qui viene da pogare già in redazione, figuriamoci durante un live! Poco più di un minuto e mezzo invece per la furiosa 'Numb', qui la batteria di Gina detta i tempi, travolge ogni ostacolo e il resto vien da se in una breve orgia di death metal punkizzato e stravolto.
Provo a distrarmi un attimo con 'Holding My Breath' dalla ritmica cadenzata, ma dal suono ultrapotente che deflagra nella parte finale come un'atomica gettata all'improvviso sulla popolazione inerme. In tutto questo la chitarra di Pilvia genera riff maniacali, macinati senza soluzione di continuità travolgendo tutto, eruttando colate di lava metallica come nella furente 'Im Slob', cazzo che carica e che grinta! Notevoli, vorrei segnalare, anche le linee di basso di Edo.
Da segnalare anche i testi, che visto il contesto musicale non possono essere meno rabbiosi, toccando argomenti delicati di lotta e di riappropiazione della propria identità. Contro ogni fottuto moralismo. In tutto questo si nota anche una grande personalità nella scrittura.
Dopo la roboante 'Visions' troviamo la poderosa 'Ancestors' dove la velocità lascia il posto ad un ritmo tribale che vede parti death scontrarsi con quelle hardcore, creando il giusto contrasto. Questo in parte si ripete anche nella conclusiva 'Flesh', altra mazzata nei denti senza fronzoli.
Insomma non perdiamoci nei meandri delle etichette, se tra i vostri favoriti ci sono Crass, Amebix, Discharge ma anche Bolt Thrower, Terrorizer ed Extreme Noise Terror le Hyle sono la band che fa per voi! Tanta roba!
Klaus Petrovic