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Dangerous Railway
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DAMIANO BIASUTTO - Dangerous Railway
(2020 - Autoprodotto/Broken Bones Promotion)voto:
Nel giro di un anno siamo già al secondo album completo segno che materiale, questo giovin friuliano, nel cassetto ne aveva assai.
Il secondo disco, completamente autoprodotto e suonato in toto dall'artista, presenta sette pezzi (in coda troviamo una cover degli Hammerfall) di un Hard Rock che a volte tracima in sonorità leggermente più pesanti. Il tutto ci ricorda molto le atmosfere anni '80 soprattutto quelle arrivate fino a metà di quel decennio: la opener ha un fischiettabile motivetto che si ricorda molto bene e che si lascia intonare sotto la doccia e nella fattispecie le chitarre rincorrono le ritmiche di George Lynch che pare voglia in questo caso affrancarsi dallo scomparso Van Halen.
La seconda track è un omaggio tout court ai Maiden sia nelle ritmiche che negli stacchi.
Ritorna prepotentemente il mai dimenticato e più volte menzionato Van Halen in "The Hound And The Prey" e sembra che voglia ammiccare teneramente al nostro Damiano Biasutto facendo capolino con un accenno di "Ain't Talkin 'Bout Love" nello stacco centrale, per poi lasciare spazio ad appunti sparsi più moderni e lisergici tracciati dalla leva del chitarrista friulano.
Non so quanto sia voluto ma il sound della chitarra ricorda spesso quello profuso da KK Downing soprattutto negli album di maggior commercializzazione delle opere del sacerdote.
Un album che nel complesso insiste un po' sul già sentito, forse la mancanza di una linea di cantato ne inficia la riuscita generale, ma queste sono scelte stilistiche dell'autore dei pezzi e noi non possiamo che prenderne atto. Se fossimo ancora alle superiori sarebbe questa una versione da un voto indeciso fra il 5 ed il 6, ma come un Bertoncelli d'annata non riuscì a stroncare uno sfolgorante carriera di un barbuto cantautore, non saranno certo i miei giudizi a tarpare le ali di questo ragazzo che ha messo sì in campo dei buonissimi propositi di composizione, ma che forse si è leggermente perso nei rimandi e nelle citazioni che a volte appaiono fin troppo evidenti.
Non è assolutamente una bocciatura, ma come avrebbe detto il mio professore di filosofia... caro Damiano Biasutto ci vediamo all'uva! Le basi ci sono e sono nella maggior parte dei casi buone, tutto sta a svilluparle e a trasformarle in idee tendenzialmente vicine ad un concetto di continuum innovativo. Ad Maiora.
Leonardo Tomei