Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Beyond The Shape Of Violence

DevastatioN INC. - Beyond The Shape Of Violence
(2020 - Punishment 18 Records)voto:
Il thrash dei genovesi DevastatioN INC. vede la luce nel 2016, quando la band era ancora un quartetto, con la pubblicazione del primo lavoro ‘No Way For Salvation’. Nel 2018 il fondatore Alessio Gaglia, cantante e chitarrista, decide di abbandonare il progetto, venendo rimpiazzato da due componenti distinti per chitarra e voce, nelle figure rispettivamente di Caesar Remain e Federico Benizzelli. Il così rinnovato quintetto, nelle cui fila militano anche Nicolò Parisi alla batteria, Giorgio Vianson al basso e Gianni Marceddu alla chitarra che verrà poi sostituito da Samuele Della Valle, pubblica quindi nel 2020 il qui presente ‘Beyond The Shape Of Violence’.
Va detto che, a partire più o meno dagli anni Dieci, è diventato sempre più difficile trovare dischi thrash metal innovativi o originali, complice anche il fatto che parliamo di un genere figlio del suo tempo. Sicuramente però è possibile fare in modo che invecchi bene: è sufficiente, banalmente, continuare a suonarlo come si deve. In questo i DevastatioN INC. riescono benissimo.
I riff sono possenti e violenti, gli stacchi ben studiati, la tecnica c’è. Si nota una differenza davvero sostanziale tra ‘Beyond The Shape Of Violence’ e il debutto ‘No Way For Salvation’, sia nella qualità dei suoni, ora decisamente più pieni e meglio mixati, sia nella tipologia di thrash scelto: il primo disco era un thrash più cazzeggione e la voce era meno rifinita, meno sporca, quasi parlata; qui invece abbiamo voci sporchissime e passaggi che fanno l’occhiolino qua e là ad influenze decisamente più death metal. D’accordo, probabilmente non è nulla di totalmente nuovo, ma il salto di qualità compiuto dalla band dal 2016 ad oggi è palese e va riconosciuto, perché oltre ad essere migliorata la tecnica si è sviluppato anche il songwriting. Una crescita veramente notevole, senza ombra di dubbio. Mi viene in mente lo sviluppo vocale di Chuck Billy da ‘The New Order’ a ‘The Formation Of Damnation’, per fare un esempio.
Veniamo ora ai pezzi forti del disco: personalmente mi sento di mettere al primo posto “Burn The Knowledge”, la cui martellante intro è stata capace di attirare la mia attenzione più degli altri brani, che restano comunque di ottima fattura. Degna di nota la sinuosa coda della precedente “Lust For Carnage”, mentre “The Golden Horde” merita una menzione già solo perché è il brano che ci catapulta in questo marasma di sberle a mano aperta. Tutto il disco è coinvolgente e pieno di riff che sapranno catturare l’attenzione dei nostalgici.
Dicono che il secondo album sia sempre il più difficile, ma i DevastatioN INC. hanno superato la loro personale prova alla grande, dimostrando un’evoluzione impossibile da ignorare e che è segno di passione e dedizione. Sono molto curiosa di sapere cosa succederà più avanti.
Elisa Mucciarelli