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Feeling Unreal

TrackList
- Grace
- Brainwashing
- The Soul Catcher
- Room 1136
- I am Your Voice
- Freezing In Space
- Mailman Blues
- Icarus
- In My Room
GIANLUIGI GIORGINO - Feeling Unreal
(2018 - Autoproduzione)voto:
'Feeling Unreal' è il primo disco solista di Gianluigi Giorgino, ma non solo, poiché il chitarrista Leccese ne ha curato personalmente la composizione, la registrazione, il mixaggio e la produzione (presso il suo studio di registrazione Giallo Recording Studio), rendendo questo sforzo realizzativo particolarmente apprezzabile.
La sua pluriennale esperienza come tecnico del suono professionista ci rende un album con una produzione chiara e di altissima qualità; cosa che permette all'ascoltatore di concentrarsi sui brani in maniera totale e immersiva.
Nelle 9 tracce che compongono il disco, tutte strumentali, la chitarra è la protagonista assoluta, anche se gli strumentisti che accompagnano il nostro sono professionisti di tutto rispetto: il batterista Giulio Rocca, i bassisti Federico Pecoraro e Fabio Capone, che si sono avvicendati sui brani e il pianista Luciano Selvaggio, quest'ultimo presente in due delle composizioni.
Il disco è idealmente diviso in due parti: le prime 5 tracce, su cui spiccano l'opener 'Grace' e 'The Soul Catcher', sono più sperimentali, nel senso che, pur mantenendosi su coordinate rock, blues e fusion, hanno una struttura libera, sempre in evoluzione.
Per la loro natura, anche se gli stili e gli umori messi in gioco sono variegati, potrebbero benissimo fare da contrappunto alle immagini di un film.
Va citata anche l'inquietante 'I Am Your Voice', in cui la chitarra fa un piccolo passo di lato e permette a tutti gli strumenti insieme di esasperare, se possibile, tutta l'oscurità dell'attualissima voce del presidente (uscente?) degli USA.
La seconda parte del disco è composta da 4 brani con una struttura compositiva più classica che permette a Gianluigi di dare sfoggio delle sue abilità con la 6 corde: menzione d'onore per 'Freezing In Space' e la sua atmosfera prettamente fusion, ma è con i due pezzi finali, 'Icarus' e 'In My Room', che viene sciorinata la sua tecnica sopraffina, mai fredda, ma coinvolgente ed estremamente soddisfacente.
Disco consigliato a chi cerca un rock strumentale professionale, ma anche capace di incuriosire.
Cristian Angelini