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Heritage

LAETITIA IN HOLOCAUST - Heritage
(2020 - Niflhel Records)voto:
Ecco il ritorno della nera creatura emiliana, denominata Laetitia In Holocaust; 30 malsani minuti di black con inserti sinfonici e noise, come non ascoltavo da tempo…
Sin dall’intro “The Moor” le atmosfere si fanno sulfuree, pregne di quei disturbi noise che sfociano poi in note amare di pianoforte e ci trasportano verso “Dissolution In Black Pastures”, con un basso in primo piano e dei suoni avvolgenti, che rendono interessante la scelta di aver dato, proprio a questo brano, il compito di far da biglietto da visita di questo nuovo lavoro.
Si pesta ancor di più nella title track, dove, ancora una volta, i volumi ben dosati degli strumenti, la rendono ancora più interessante ed incisiva, spingendomi a gustarla più volte proprio per riuscire, di volta in volta, a soffermarmi sul lavoro di ogni singolo elemento della band.
Eh si, altra caratteristica fondamentale è il lavoro svolto da Marcello Malagoli, batterista di diverse realtà italiche, tra cui gli Hateful, che risulta davvero esser sempre puntuale e inserito alla grande nelle trame tracciate e tessute dai due storici N. e S., con un apporto ritmico molto interessante in coppia con un basso che, in tutta la durata di questo quarto full-length, è incisivo, fino a non dar tregua al malcapitato ascoltatore distratto…
Attenti più che mai, quindi, quando vi metterete all’ascolto di questi brani che scorrono l’uno dopo l’altro senza alcuna sosta, senza cedere mai il passo alla stanchezza, evento, quest’ultimo, non così tanto comune nelle uscite nazionali ed estere degli ultimi anni.
Angoscioso, angosciante, straziante…questa sensazione non riesco a scrollarmela di dosso, durante tutto l’ascolto e, ad onor del vero, non voglio che se ne vada via!!!
Questo album è veramente incredibile, con quegli inserti acustici che non ti aspetti e che poi si aprono in un’ennesimo soffio che alimenta la nera fiamma proveniente dalla nostra Italia.
Questo terzetto, avvalendosi, forse di un’ulteriore musicista in sede live, potrà, certamente mietere vittime, destandole dal torpore in cui si vegeta da ormai troppo tempo!
Ascoltatore, AMA…DISPREZZA…CAMMINA…VIVI… io intanto ho scelto la colonna sonora di queste mie giornate così dannate e maledette…suona in SI MINORE…
Francesco Yggdrasill Fallico