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Eleftheria I Thanatos

TrackList
- The Runner
- Eleftheria I Thanatos
- Winterfall
- The Undyinfg Flame
- Descent Into The Maelstrom
LAND OF DAMNATION - Eleftheria I Thanatos
(2020 - Autoprodotto )voto:
Approdano per la prima volta sulle lande del nostro portale, non me se ne voglia per il gioco di parole, i campani Land Of Damnation, e lo fanno in pompa magna con il giusto approccio, presentando un Ep di cinque canzoni decisamente folgoranti!
Nella bio si parla di melodeath, potrebbe essere, anche se io vedo diverse inclinazioni sull'heavy metal classico fuso con thrash e power, una spruzzatina di folk e grazie anche al growl dello scatenato Francesco Longo (non so perchè ma il nome non mi è nuovo..) si notano certe tirate tipiche del death. Insomma un bel minestrone affrontato nelle cinque dannate song.
Fiato alle trombe (non ci sono, non preoccupatevi) e rullino i tamburi si parte con 'The Runner' una cavalcata thrash/death con dosi melodiche dettate dalle linee di chitarra di 'Adrian' Peppe 'Smith' e Dark Tranquillo 'Murray', due nomi che ovviamente vi ricorderanno la band madre dell'heavy metal classico Iron Maiden, e ciò non è certo un caso. La canzone è bella tosta, il tiro notevole, il suono buono e la coesione tra le varie componenti perfetta, il cantato alterna growl e clean (ad opera di Peppe) alla grande, ottimo inizio.
La title track si apre in piena battaglia e risuona l'epicità di un metallo forgiato alla giusta temperatura, qui le influenze del death melodico di provenienza scandinava sono decisamente più marcate. Notevole il lavoro basso batteria di Pasquale De Micco e Michele che conducono il ritmo con tono deciso mentre le chitarre si sfidano a duello.
'Winterfall' parte in acustico lasciando nelle orecchie un tono epico che sfocia poi in qualcosa che varia tra epic stesso e death con l'autorevole tono vocale impresso da Francesco, questo mix epic/death rende molto piacevole il brano grazie anche alla melodia malinconica e al tempo stesso glaciale che esprime.
Altra song che definire notevole è un eufemismo è 'The Undying Flame', qui la parte vocale assume lati luciferini, il sound si incattivisce, la batteria prorompente sparecchia la tavola imbandita, tutto suona forte, potente, senza conoscere ostacoli. Ben fatto.
Un Ep così strutturato fa rimpiangere il fatto che con un paio di brani in più si poteva ottenere un full-lenght di grande caratura, ma fanno bene i ragazzi di Pompei a non fare il passo più lungo della gamba, certo è che il prossimo lavoro in studio dovrà cercare di mantenere un livello adeguato a questo.
La chiusura è affidata a 'Descent Into The Maelstrom', la quale a parte un intro vocale è una lunga cavalcata heavy metal strumentale, fortemente debitrice degli Iron Maiden, ma ci sta alla grande! C'è poco da aggiungere, non conoscevo i Land Of Damnation e mi ci sono avvicinato in circostanze particolari, ma non rimpiango assolutamente che questo sia accaduto. Ottimo gruppo, idee chiare, prodotto interessante, passo e chiudo.
Klaus Petrovic