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Maialaiv

TrackList
- Sandiocausio
- Mailaiv
- Cordone Ombelicale
- Crocifissa Impalata
- Ordinato Disordinato
- Notte
- Mangiafuoco (cover Bennato)
- Malarazza (canzone Popolare)
DIALCALOIZ - Maialaiv
(2020 - Autoprodotto )voto:
Torno a recensire i rocker torinesi Dialcaloiz dopo il precedente 'Ribut'. Dalle foto promozionali il power trio sembra essere diventato un quartetto con l'aggiunta di una gentil donzella, ma non ho informazioni aggiuntive. Detto questo mi immergo nell'ascolto di 'Maialaiv', subito sorpreso dalla sigla di 90° minuto che mi riporta alla mente gli anni della gioventù e della domenica pomeriggio, quando attendevo con trepidazione la trasmissione di Barendson e Valenti, bei tempi e bel calcio che ora non esiste più. Cosa c'entra però con noi? Semplice, il primo brano è un omaggio a Franco Causio e ad altri eroi di quel calcio. Titolo 'Sandiocausio', musica rocknrolleggiante come nello stile dei Dialcaloiz e interessante parte finale tutta strumentale a base di rude hard rock .
La title track invece è una serratissima song in bilico tra hardcore e punk, con qualche acceno ai Kina, ma con venature molto più rock, un giro di basso dopo un paio di minuti interagisce su suoni improvvisamente pacati, ma non cediamo allo sconforto perchè la parte jammata ska/mood è decisamente un bel sentire, insieme a un testo molto profondo. Altro paio di minuti e si riparte con la furia iconoclasta hardcore al grido di libertà! Brano che mi ha colpito molto favorevolmente!
'Cordone Ombelicale' ha una svisata micidiale che la introduce per poi scatenare un sound tossico, con testo che se al primo impatto (come gli altri del resto) può sembrare demenziale, non lo è ma va ben oltre in profondità. Mi piace l'approccio tellutico che segna dall'inizio alla fine la song escluso qualche breve decelerazione. Ancora sugli scudi quindi e si va avanti con 'Crocifissa Impalata', qui si parte con una specie di progrock strumentale abbastanza vivace che va a sfociare dopo 2 minuti in un rock sincopato con un testo tra il blasfemo e il demenziale, ma sempre con quella dose di sincerità estrema che accompagna il percorso di una band che meriterebbe maggiore conoscenza fuori dai propri confini regionali.
Partiture ska aprono 'Ordinato Disordinato', la base rmane per quasi tutto il brano mentre i suoni si fanno densamente più rock, la prestazione vocale è molto valida, ma tutto il contesto della band sembra funzionare alla perfezione. Si prosegue con 'Notte', l'ultimo inedito dell'album, atmosfere melanconiche ce lo intruducono, cinque minuti abbastanza similari con questi suoni più melodici che sfuggono al resto del cd, ma non vi stonano.
Si arriva alla cover di Bennato, 'Mangiafuoco', tratta da 'Burattino Senza Fili' l'album che consacrò oltre 40 anni fa (1977) l'artista partenopeo. Chiaramente i Dialcaloiz la fanno alla loro maniera, il brano di per se è già rock, ma qui viene indurito in un sound decisamente ruvido che esalta l'originale, bravi ragazzi!
Infine 'Malarazza', cover di un canzone popolare di origine siciliana, portata alla ribalta da Domenico Modugno nel 1976 anche se oggetto di diatriba con Dario Fo, ma questa è un'altra storia. Io posso dire che la versione dei nostri è sinceramente tosta, con un coro bellissimo su una base hard rock pressante che strizza l'occhio alle ballate popolari come doveva esser fatto!
Chiudo aggiungendo che i Dialcaloiz portano avanti le loro idee con sincerità e passione tali da meritare un ascolto da chiunque ami la musica rock meno commerciale ma più reale.
Klaus Petrovic