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The Journey

HELFIR - The Journey
(2020 - My Kingdom Music)voto:
Con Helfir ci immergiamo nel mondo oscuro e decadente della dark music.
Per un attimo facciamo finta che questa webzine non parli di metal e godiamoci il viaggio.
Dopotutto le etichette non sempre sono così indispensabili.
'The Game', primo pezzo dell’album, ci apre un portale dimensionale fatto di synth arpeggiati, batterie elettroniche e dolci melodie che come un quadro in movimento ci allarga l’orizzonte dell’universo, pronti a partire?
'In My Dreams', una voce femminile proveniente dal pianeta dei sogni anticipa un cantato che danza malinconico su di un tappeto di suoni, come se la melodia volasse nel mondo dell’inconscio. Molto bello l’assolo di chitarra finale.
'The Past', una nuvola scura si abbatte su di noi tuonando ed il dio del tempo passato ci parla minaccioso, qui il ritmo diventa più pressante, la chitarra elettrica esce fuori con più violenza, come ad urlare la colpa dei nostri sbagli.
'Clouds', ecco arrivare una gran bella ballata, tutto è al posto giusto, questa volta le nuvole sono più chiare, chitarra, batteria, basso, tastiere ed un bellissimo cantato sono messi insieme in maniera magistrale, davvero nulla è lasciato al caso (in tutto l’album comunque è presente una grande capacità compositiva e di arrangiamento dei brani).
Delle campane ed un flauto di pan ci introducono 'In the Pale Land', un tamburo accompagna la chitarra in una terra arcaica, ritmi tribali e arpeggi che sanno di Irlanda ci accompagnano fino ad un finale dove corvi neri ci salutano col loro gracchiare.
'The Gathering' inizia con una specie di piano horror che sta di sottofondo in tutto il brano, l’arpeggio di chitarra anticipa gli stoppati pesanti, la parte cantata è riflessiva, fino ad aprirsi nel ritornello con più forza.
'No Escape', malinconica e cadenzata è un’altra bellissima canzone al quale abbandonarsi nelle giornate cupe e di pioggia. Anche qui il solista di chitarra rivela le grandi capacità compositive e di scelta dei suoni, il suono è tagliente ed esce fuori come un fulmine dal brano, dura un attimo, nessuna ostentazione di tecnica, solo ciò che serve per rendere il pezzo ancora più bello.
'Trace of You', continua un po’ lo stile di 'No Escape', per cui passo direttamente a 'Tied to the Ground', qui le atmosfere diventano più pesanti e pressanti, le chitarre sono un macigno sullo stomaco, si rimane schiacciati dai riff senza speranza alcuna di potersi liberare.
Con 'Uncensored' si ritorna alle sonorità elettroniche di 'The Game', una voce narrante e distaccata ci catapulta in un atmosfera tipicamente dark alla Vangelis.
L’album si conclude con 'Silent Path', nella quale Tamara partecipa con la sua voce a rendere ancora più bello il brano.
In conclusione 'The Journey' è un album bellissimo, composto da un artista davvero capace, ogni brano è una piccola perla. Capacità compositiva, arrangiamenti senza lacune, suoni azzeccati, e tanta atmosfera fanno di questo lavoro un viaggio nel mondo della musica dark e decadente davvero sopra ogni aspettativa.
Vexime