Mi ero occupato dei Gorilla Pulp ben 6 anni fa, con il loro ep d'esordio 'Hell In A Can', da allora nella nostra redazione se ne erano perse le tracce, anche se loro sono andati avanti pubblicando un full-lenght e altri brani. Tornano alla ribalta all'inizio di questo anno proponendo tre vecchie demo tape riciclate in periodo pandemico ma che mantengono la monolicità della loro produzione stoner rock. Tre registrazioni live fatte ai Fear No One Studios nel 2015. Tre cover che vi propongo qui recensendo track by track. Grafica delle copertine curata da Supa Studio.

Si parte con la granitica 'Road To The Temple', autentica mazzata stoner dalla potenza deflagrante che fa innamorare gli amanti del genere si dalle prime note. Coesi e senza mezzi termini, anche in presa diretta senza sovraproduzione dimostrano il loro valore senza compromessi. 

Si prosegue con 'Magic Mushroom' grezza quanto basta nella prima parte e riflessiva nel break centrale, qui il quartetto viterbese sciorina il meglio di se dimostrando capacità e attitudine.

Si chiude con 'Peyote Queen' stoner blues rock che ripercorre la storia del genere nella versione preferita dai nostri rockers, in attesa dell'album che vedrà la luce entro l'anno ci troviamo di fronte a una riscoperta personale assai gradita e a un piccolo omaggio per i propri fans che sarà stato senz'altro molto gradito. E che suoni! Bravi ragazzi!

Gary Stone