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Feuertaufe
DICTATOREYES - Feuertaufe
(2020 - Decibel Productions)voto:
Secondo Full Length per i Dictatoreyes, la band propone un thrash metal con forti influenze Death e Black metal. Pura malvagità in lingua tedesca, band fondata da Marco e Remo Kostli, dopo la morte del batterista Johnny Morelli, si trasferiscono in Svizzera, dove arruolano Martin Lehmann, che si presta alla batteria nella registrazione di questo album.
"Feuertaufe", brano omonimo apre le danze, e sono subito legnate, pesanti e senza pietà, chitarre graffianti, ritmi serrati, atmosfere che rievocano scenari apocalittici, lasciano il posto A "Hochverrat", ritmi puramente thrash, aprono la canzone, presenti riff in tremolo picking puramente black, il tutto si sposa a meraviglia, picchiando a più non posso.
"Battalion" è un inno alla distruzione ben composto, segue la stessa ricetta dei brani precedenti, il ritmo marziale e le ossessiva urla in growl rendono questono brano un vero inno alla guerra, così continua "Eskalation".
"Untergang", cambia le carte in tavola sfoggiando un'anima più black e oscura, meno thrasheggiante rispetto ai brani precedenti. Con "Zerstörer" riprendono i ritmi serrati, sirene e scenari da guerriglia, l'headbanging è assicurato così come lo è il male al collo postumo.
"Waffenarsenal" brano dai toni decisamente Death, massiccio, cattivo, i ritmi cadenzati sono bombe che esplodono dritte nelle orecchie.
In ultima analisi, 'Feuertaufe' risulta un album possente, death e thrash d'altri tempi, cattivo con, a tratti, atmosfere black, nonostante i ritmi serrati da inizio alla fine, l'ascolto non risulta stancante, anche se il rischio è che al riascolto appaia un po' monotono.
Ne consiglio vivamente l'ascolto agli amanti del genere, che rimarranno sicuramente estasiati da tutta questa furia distruttrice.