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Thy Harbour Inn

TrackList
- Randy Dandy Oh
- All For Me Grog
- Heres A Health For The Company
- Leave Her Johnny
- Rolling Down To Old Maui
- Skull And Bones
- The Shantymans Rundown
- Treasure Island
- Long John Silver
GREAT MASTER - Thy Harbour Inn
(2021 - Underground Symphony)voto:
Da internet, girando per le pagine (dato che manca una nota di accompagnamento), cerco di scovare qualche informazione sulla band segnalata da Tiziana Arnese, persona seria, affidabile e molto attiva per mantenere attivo l'interesse intorno al mondo underground al di là dei limiti imposti dai vari generi suonati.
Il gruppo, originario di Venezia, nasce per volontà del chitarrista solista Jahn Carlini nel lontano 1994 con l'intenzione di suonare un Epic Metal con sfumature più dure e potenti. Con la prima formazione Carlini riesce a registrare due demo cd, poi, dopo una pausa durata fino al 2009, arriva ad incidere l'album d'esordio già sotto l'ala dell'etichetta piemontese.
I temi sono quelli cavalcati generalmente dal Power Metal, sebbene alcuni esperti facciano un netto distinguo con l'Epic Metal, le trattazioni, comunque, risultano molto simili, ovvero si parla di mitologia (da qui probabilmente una certa evocazione al mondo epico), di fantasy, di fantascienza. Nello specifico in questi nove pezzi vengono trattati gli argomenti profusi nell'etere a gran voce dai lavoratori sulle navi dopo la metà del XIX secolo. Shanty in inglese, traducibile con canto marinaresco, è un tipico canto di lavoro che accompagnava i duri mestieri su un veliero e richiedevano quindi l'uso della forza coordinata tra persone in un discorso di insieme di gruppo, come per esempio le mansioni destinate a togliere l'ancora, issare le vele, salpare.
Musicalmente riconducibili a Blind Guardian e a Running Wild (soprattutto per i richiami pirateschi), queste nove canzoni ci portano con la mente a tutta quell'epoca cinematografica (in primis quella della produzione americana con tramonti indimenticabili e cieli di un azzurro pastello tanto intenso quanto finto) che narrava le gesta di avventurieri sopra enormi navi alla ricerca di chissà quali tesori o impegnati in ossessivi tentativi di dar voce ad una vendetta mai consumata, perennemente in fuga da terre lontane.
In chiave metal, ovviamente, le composizioni sono una lettura divertente e divertita, di quelle canzoni che, nella tradizione classica del genere si basavano sul modello domanda (fatta spesso da una persona soltanto, definita shantyman) e risposta (date dalla ciurma che costituiva sostanzialmente il coro): oltre ai rimandi scontati del genere, in taluni episodi, emerge anche uno spirito celtico che riesce a dare alle tracce una ulteriore temporalità ed un tocco di atmosfera magica e fantasiosa.
Nove tracks che faranno la felicità degli amanti, oltre alle due band di riferimento storico sopra citate, anche di Angra (per i passaggi vocali assai melodici), di Stratovarius per l'uso non invasivo delle tastiere. Dal passato un veliero fantasma è arrivato fino ai giorni nostri.
Leonardo Tomei