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Il Fuoco Non Si E' Spento

BULL BRIGADE - Il Fuoco Non Si E' Spento
(2021 - Demons Run Amok Ent.)voto:
Un sound metropolitano che può ricordare i vicini, per loro, Kina soprattutto quelli fino alla fine degli anni 80 con la pubblicazione del quarto album. Ma i pezzi presentati, oltre che a risentire dell'atmosfera che può mostrare una città come Torino in una giornata qualunque e tipicamente autunnale, hanno una certa solarità nel cantato che può far accostare la voce di Eugy, il singer della band nonchè il portavoce, a quella del frontman di uno dei gruppi che ha fatto della melodia, dentro i canoni della velocità hardcore, un marchio di fabbrica, e cioè i Bad Religion.
"Il Fuoco Non Si E' Spento" potrebbe parafrasare il debutto su full length dei loro concittadini Negazione, se non altro per un accostamento ermeneutico nei confronti della realtà con una tematica cara a band simili ma anche a quelle che gravitano intorno al nucleo hardcore anche quelle più dure e cristalline: il tema del progressivo disamoramento ed alienazione verso la città dove si è cresciuti, un lento distacco dalle zone mondane a causa di una evidente differenza per tutti quei valori che hanno contraddistinto il capoluogo sabaudo (i palazzi di periferia che appaiono tristemente tutti uguali, un logorio continuo dentro una fabbrica che da sempre ha mal sopportato le masse giovanili in special misura quelle maggiormente reiette ed affilate come rasoi, correndo quotidianamente il rischio di essere marchiati palesemente dalla conformità borghese di una certa parte della cittadinanza torinese).
Ma l'attitudine, quella critica e rivoluzionaria, è sempre viva, ancora al servizio di un determinato attivismo a volte vicino alo spontaneismo, perchè deve ancora soffiare quel vento potente che riuscirà a spegnere il fuoco dentro. Un cd che si inserisce pienamente con onore e lode nella tradizione Oi, quello orecchiabile, quello scorrevole che ti fa appogiare la mente e pungere vaghezza verso certe problematiche, ed anche quando la velocità aumenta ("Ansia") non si perde di vista l'importanza testuale e l'attenzione verso il contenuto rimane alta.
Molto interessante il testo di "Sommersi" dove emerge una vena intimistica della band, caustica quasi, i nostri riescono a proporre una sfumatura criptica che lascia veramente lo spazio all'ascoltatore per ogni tipo di interpretazione.
Concedetemi una segnalazione particolare: "Partirò Per Te" mi ha letteralmente commosso, mi è arrivata diretta al cuore, mi ha catapultato nel mio mondo calcistico, perchè racconta di quell'amore mai svanito, quell'amore profondo quasi fanciullesco per i colori della propria squadra, sottolinea l'attesa della partita e la relativa adrenalina in vertiginosa salita, evidenzia l'imperituro susseguirsi delle stagioni del campionato, delle trasferte, delle riunioni. Un atto d'amore che sicuramente in tanti di noi esiste, persiste, insiste ancora. Oltre i colori siamo ancora qua. Avanti Ultras.
Leonardo Tomei