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Dominus Draconis

H - Dominus Draconis
(2022 - Sounds Of Hell)voto:
H, dal nome alquanto criptico, sono una band che ci propone un black metal sinistramente maestoso, formalmente classico – mi hanno riportato alla mente i norvegesi Bloodthorn, ma dai contenuti prettamente escatologici, in quanto il duo formato da C e R sviluppa, durante tutto il disco, la narrazione dell’Apocalisse di San Giovanni apostolo, traendo i testi proprio dalle sacre scritture; quindi niente satanismo né blasfemia, ma pura disperazione finale, quando ognuno, nel bene o nel male, dovrà rendere conto di sé per l’ultima volta. Il tutto è, per mia somma gioia, cantato in italiano, il che rende ancora più coinvolgente l’addentrarsi nell’epica di questo 'Dominus Draconis'.
L’ottimo artwork, merito dell’artista Lucia D’Asta, che ci accompagna fin dalla copertina del disco, riesce perfettamente a fondersi con la musica, calandoci in una atmosfera di puro timore alto medievale, quando il divino era legge assoluta nel mondo e la vita del singolo, schiacciata dall’oscura ignoranza millenaria, non valeva niente (tipo oggi, ma senza social network, per intenderci…).
Il disco è assolutamente convincente, con una produzione chiara e pertinente e i sette pezzi proposti sono neri segnacoli nel libro della Rivelazione, ognuno dei quali marca il capitolo e il paragrafo da cui traggono ispirazione.
Tutti i brani, dalle iniziali “Mors Omnia Solvit” e “Dominus Draconis”, alla seguente “Il Sesto Sigillo”, con il loro incedere marziale, ci conducono inesorabilmente al cospetto della bestia, con una narrazione musicale coinvolgente e monolitica fatta di riff plumbei e ossessivi, mai monotoni né prolissi, che si fondono perfettamente con il cantato in growl inframezzato da cori quasi gregoriani, che danno il giusto e necessario grado di pathos.
“Bruciata dal Fuoco”, pezzo centrale dell’opera, nella sua progressione teatrale e crescente, funge da spartiacque e ci conduce all’acme drammatico, in cui il bene e il male avranno il loro confronto finale; infatti i brani successivi, “Locuste Dell’Abisso” e “Il Silenzio Nel Cielo”, subiscono una sterzata nel ritmo: nel primo la batteria va in crescendo fino a farsi furibonda, arrivando poi ad un finale oscuro e arpeggiato, mentre il secondo è un pezzo implacabile, inframezzato da brevi cori sinfonici ad impreziosirne la composizione.
"La Seconda Morte" è la degna conclusione a questo viaggio alla fine dei tempi: vi si narrano le due battaglie escatologiche e il giudizio finale e vi consiglio di ricercare, proprio nel libro dell'apocalisse, i brani musicati dagli H: leggere i testi accompagnati dalla loro musica è un'esperienza emozionante, segno che il lavoro svolto dalla band ha colto veramente nel segno.
Cristian Angelini