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Human Progression

MASTRO - Human Progression
(2022 - Buil2Kill Records)voto:
I MASTRO sono la creatura musicale/ progetto solista del poliedrico bassista Andrea Mastrigli, nata nel triste periodo del lockdown, in cui tanti musicisti hanno avuto modo di raccogliere idee su idee da concretizzare o meno in periodi meno bui. Il nostro, coadiuvato dal chitarrista Simone Anaclerio degli Skw e del batterista Andrea Oliverio, più una pletora di personaggi di spessore a fare da guest nei vari pezzi (gente di un certo livello - pronti? Via: John Macaluso, Derek Sherinan, Mike Terrana, Adam Nitti, Cesare Zanotti, David Quicho, Mane Cabrales, Leslie Abbadini, Fran Cremisi, Luca Pozzi e scusate se è poco) ha avuto gioco facile nel mettere nero su bianco i nove pezzi che compongono questo “Human Progression”, un caleidoscopio di sonorità mediate unicamente dalla contingenza di esprimere gli umori musicali traspirati dalla fervida immaginazione di Mastrigli.
Ogni canzone, come accennato, segue le proprie coordinate stilistiche, fa più o meno genere a sé; quello che le accomuna è la capacità di ogni singolo componente di esprimersi al meglio, libero da ogni restrizione.
Si parte subito bene con la funkeggiante “Fuzius”, chiaro omaggio alla band di Les Claypool, in cui il trio di base, in meno di due minuti ci fa già capire che il livello è già alto da subito. “Friends” ci porta in un mondo sempre fatto di crossover, ma con una vena progressiva ad amalgamare il tutto.
Si continua ancora con l’ibridazione dei generi nella potente “Chosen One”, dove ritroviamo il singer Cesare Rad1 Zanotti e dietro le pelli quel mostro di bravura di Mike Terrana (solo cuori per lui). David Quicho impreziosisce le trame musicali della più classicamente progressiva “Spiral Of Silence”, discorso che stilisticamente prosegue anche nella seguente “Fly Away” (in cui troviamo il featuring di Luca Pozzi), mentre una sterzata aggressiva la si trova in “The War Within”, grazie alla voce ruvida di Fran Cremisi.
“Darknest Before The Down” è retta completamente dal contrasto delle voci di Leslie Abbadini e di Mark dei SKW, che riabilitano un pezzo che, purtroppo, risulta un po’ troppo caotico per colpa di una produzione alquanto sotto tono, peccato.
In dirittura finale troviamo “Bass Talking”, pezzo in cui, gli ospiti Adam Nitti a Mane Cabrales tirano fuori una bella jam fusion basso/batteria e “Guardian Angel”, in cui torna Quicho ad affiancare due tipini del calibro di Derek Sherinan e John Macaluso e il sempre ottimo Andrea Mastrigli che non perde un colpo; in poco più di tre minuti e mezzo si dà la degna conclusione ad un buon disco, che tiene impegnati i neuroni dell’ascoltatore senza tralasciare la melodia.
La produzione, come brevemente accennato prima, purtroppo non è sempre in grado di dare la giusta importanza a tutti gli strumenti, e, secondo me, a volte risulta un po' troppo confusionaria, facendo perdere alcune delle tante sfumature presenti nell'ottimo lavoro svolto dai musicisti, cosa che comunque non rende meno godibile l'ascolto di questo buon "Human Progression".