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Against the Wind

BROKEN WINGS - Against the Wind
(2022 - Ghost Record Label)voto:
Quando mi è stato passato questo album dei Broken Wings, mi sono venuti in mente gli Alter Bridge e i Mr Mister con le loro canzoni intitolate 'Broken Wings', pezzi straordinari e con significati molto belli, la prima uscita agli inizi del 2000 e la seconda nella metà degli anni ’80, passionali e vere, proprio come questo album, “Against the Wind” di cui vi parlerò.
Italianissimi, di Udine. Un quartetto di nuova formazione con il chitarrista Massimo Zannutti, ideatore e fondatore di questa nuova band Hard-Rock. Massimo completa l’opera chiamando al suo cospetto Ilenia Serini (batteria), Sabry Sabu (voce) e Gabriele Plai (basso).
Tutti musicisti già di una certa esperienza, mettono insieme la loro forza e la linfa vitale che li sostiene, e la trovano nei pieni anni ’80 tra hard-rock e punk, inneggiando anche a sonorità di metallo più pesante e graffiante.
L’album “Against the Wind” è formato da undici pezzi molto introspettivi nei testi, parlando di vita reale, di amicizie; di loro stessi (?).
All’ascolto risulta un album buttato giù d’impulso, da musicisti che sanno quello che fanno, quello che dicono, insomma che conoscono il fatto loro.
Nelle prime due canzoni si sentono note decise di hard-rock e punk nel pieno delle sue facoltà degli anni ’80, con scatti che sembrano portarci via verso una chitarra più pesante e decisa.
Il terzo brano mette a segno una cadenza sonora ben precisa, assolutamente hard-rock e la voce di supporto che canta un piccolo pezzo in italiano dà alla canzone un cambio di rotta che porta ad un punk-rock anarchico, per finire come inizia, credendo e affidandosi allo stile apprezzato dalla maggior parte degli ascoltatori.
Prima di tornare a fare rock grintoso si passa per un piccolo break, con il pezzo “Broken Bones”; i Broken Wings hanno voluto farci riposare con un lento degno di un ballo; ma proprio quando stai per rilassarti ecco che ti riportano sul pezzo con “Last Night Bire”.
Nei brani successivi che portano alla chiusura dell’album, si torna ad ascoltare un mix fra hard-rock e punk, con punti decisamente graffianti e metallari.
Il pezzo 'Banana Zombie', FORSE, ci porta un po' fuori tema e la sento come una canzone più fanciullesca.
L’album viene chiuso con un lento che secondo me, racchiude una bellezza rara. “Against the Wind”, pezzo che dà il titolo all’album, è anche il miglior brano che ti porta a riascoltare tuto l’album per intero. Brano che con la chitarra acustica iniziale, porta alla mente Ozzy Osbourne: “Mama I’m Coming Home” e “See You On The Other Side”, un mix tra loro ma... non scimmiotate assolutamente, anzi, qui i Broken Wings mettono insieme un pezzo che viene cantato bene ed eseguito perfettamente.
Sicuramente una delle forze che traina questo gruppo, e che lo porterà sempre più in alto, è la loro personalità, la loro voglia di mettere insieme dei sound che già conosciamo, ma con le loro idee ed i loro testi che trasmettono emozioni.
Una particolarità è la voce di Sabry, decisa e squillante ed anche bella per interpretare le canzoni, esprimendo sentimenti. Una voce che per alcune vibrazioni basse mi porta a Janis Joplin.
Album di carattere e personalità che, merita l’ascolto e che piacerà per le sue sonorità pescate nella miglior epoca Rock.
Fefo Wylde