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...Perchè in fondo lo squallore siamo noi

TrackList
...Perchè in fondo lo squallore siamo noi
- Hanno ucciso l'uomo ragno
- Jolly blue
- Sei un mito
- Cumuli
- Rotta X casa di Dio
- Se tornerai
- Il grande incubo
- Weekend
- Con un deca
- La dura legge del gol
La Regina dell'Heavy Metal
- Tieni Il Tempo
- La Regina Dell'Heavy Metal
666 - ...Perchè in fondo lo squallore siamo noi
(2022 - Time To Kill Records/Hellnation Music)voto:
Originariamente uscito, se la memoria non mi inganna, nel 2016 questo album vide l'esordio dei 666, nati da una costola dei Plakkaggio HC, il gruppo punk skinhead Oi! nativo di Colleferro (RM) e segnò una traccia indelebile nella mente degli ascoltatori, spiazzati da cotanta intraprendenza. A distanza di 6 anni la Time To Kill Records in collaborazione con Hellnation Music ci ripropone il tutto in edizione digitale.
Ora parliamoci chiaro, anche tra noi metallari chi non ha mai canticchiato le canzoni degli 883? Penso nessuno e se qualcuno afferma il contrario suppongo sia in malafede, ma perchè dei ragazzi nati e cresciuti nella periferia proletaria, autori di inni punk Oi! si cimentano in queste cover? Semplice, le storie raccontate dal duo lombardo sono spaccati di vita di provincia che se riadattati (in parte) nel testo diventano convincenti inni punk. Oltre al disco in questione esce anche l'Ep digitale di 'La Regina Dell'Heavy Metal/Tieni il Tempo'. L'artwork è affidato poi al Maestro Zerocalcare mentre impaginazione e altri aspetti grafici sono a cura di Federica La Rude e Enrico Zanza, conosciuti anche come ZanzaRude.
Dopo una esaltante versione di 'Hanno Ucciso L'Uomo Ragno', Jolly Blue' ci proietta nel mondo della periferia e della nostra gioventù della quale pochi siamo rimasti sempre gli stessi "Una ragazza che ci stava, forse al massimo ti dava/Un bacino sulla bocca, poi a casa non si tocca/Però dopo al tuo ritorno raccontavi quasi un porno"
Le fendenti chitarre metal ci introducono ancora di più nella periferia che esplode in 'Sei Un Mito', quella periferia dove le siringhe erano all'ordine del giorno ed i 666 le inseriscono al posto della bottiglia per evidenziare lo stato di disagio di chi la periferia, la provincia tanto acclamata ma tanto spesso abbandonata a se stessa. 'Cumuli' il cui testo rimane invariato ma che ci invita a riflettere a distanza di 30 anni su cosa siamo stati e da cosa siamo passati si chiude con un coro Oi' che sotto certi aspetti omaggia i Nabat.
'Rotta X Casa di Dio' suona come probabilmente la mente del Pezzali metallaro l'aveva pensata, mentre 'Se Tornerai' ci racconta la storia di un amico che molti di noi abbiamo perso. 'Il Grande Incubo' a parte avere un suono più compatto non aggiunge nulla all'originale, come del resto 'Weekend' la quale però ci fa sognare i tempi in cui non c'era la pay tv e le partite le ascoltavamo romanticamente alla radio. Risuona lo stile punk metal in 'Con Un Deca', "Passano gli anni alternativa non c'è / ancora fieri metallari skinhead / 883 quel che vogliam reinventar / ci manca solo qui Repetto a ballar / nessuna soluzione divide il rock / qui siamo a Colleferro mica a New York.." Questa è pura poesia dei sobborghi e tanto di cappello ai 666!
Gran finale con 'La Dura Legge Del Gol' dove lo squadrone siamo noi si trasforma in 'Lo Squallore siamo Noi..' evidenziando tutto il malessere di una vita passata a rincorrere sogni in una sottocultura prolearia di cui si rivendica l'appartenenza
In fondo un disco forse nato per scherzo riesce a rappresentare generazioni di ragazzi cresciuti nel disagio sociale, all'ombra di fabbriche e quartieri, spesso squallidi come la copertina ci raffigura.
Il singolo/Ep ci presenta una rovinosa versione di 'Tieni Il Tempo' dove il martellante ritmo punk si accompagna ad un solo in puro metal style. 'La Regina Dell'Heavy Metal' è una versione stupenda di 'La Regina del Celebrità' riadattata appunto in chiave metal sia nella musica che nel testo e la definirei la più riuscita di tutte le cover proposte. Non mi resta che sperare che i 666 ci delizino in futuro di nuove versioni per farci ricordare un passato che spesso, nonostante lo squallore, è ancora ben presente in n'Oi!
Klaus Petrovic