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De Natura Obscuritatis

MALAURIU - De Natura Obscuritatis
(2022 - Black Mass Prayers)voto:
Un momento di febbrile attività per i Malauriu. A distanza di circa sei mesi dall'ottimo album omonimo, esce questo EP.
'De Natura Obscuritatis' rappresenta, a mio avviso, la testimonianza dell'evoluzione e della sempre maggiore maturità di una band che, poco a poco, grazie ad un percorso intenso e mai scontato, sta cercando la sua vera natura.
L'Ep in questione può essere considerato come un compendio degli ultimi lavori dei Malauriu.
Se la proposta, infatti, si fa stilisticamente molto lontana rispetto all'ultima esperienza della band (nonostante il lungo ed ultimo pezzo strumentale gli si avvicini molto), imperniata com’era, essenzialmente, sull'uso dei sintetizzatori, lo spirito "alchemico" e riflessivo ivi espresso si mantiene, seppur in veste diversa.
Solo che questa volta si esprime su suoni antichi, freddi, essenziali.
La base potrebbe essere ricondotta alle primissime esperienze del black scandinavo, quello per cui una registrazione in presa diretta su una musicassetta rappresentava gesto anticonformista rispetto alla patina della modernità.
Ma su questa base si inseriscono ritmiche a tratti solenni, amalgamate con un utilizzo entusiasmante delle voci, che vanno dal declamato al lamento, per passare dai cori da cattedrale gotica.
L'effetto e' straniante e affascinante allo stesso tempo: il grezzume del black delle origini si sposa alla perfezione con la ricerca esoterica di "Morto era l'oro", tanto per intenderci.
I suoni riescono a conquistarti in modo misterioso, pur sfuggendo a facili classificazioni ed etichettamenti.
E forse è proprio questa la volontà dei Malauriu: quella di catturarti mediante l’utilizzo dell’indicibile, quello che Nietzsche avrebbe chiamato spirito dionisiaco.
In conclusione: un album per palati fini, per gente disposta a muoversi oltre le apparenze e capace di cogliere l'autentico percorso cui vuole indurre il lavoro, anche attraverso una produzione che di ortodosso non ha proprio nulla.
Un EP ed una band geniali.
Maurizio Gambetti