Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
The Horrible Wilting

GRIEFBRINGER - The Horrible Wilting
(2022 - Church of Crow Records)voto:
I Griefbringer giungono alla pubblicazione del loro esordio discografico tramite l’etichetta Church of Crow Records intitolato “The Horrible Wilting” che è il risultato di un lungo lavoro di composizione e produzione interrotto dalla pandemia.
I tre componenti della band sono musicisti di lungo corso avendo partecipato a numerosi progetti dell’underground italiano per diversi lustri (se non decenni): Schizo, The Bloodline Propaganda e Monumentum, tanto per citare alcune formazioni, appartengono ai ‘curricula’ di Luca Frazzoni, Andrea Zanetti e Dario Casabona. Evitando di usare l’inflazionato e odioso termine di ‘supergruppo’ i Griefbringer rappresentano sicuramente una qualificata formazione di professionisti che ha evidentemente deciso di unire il proprio percorso artistico.
“The Horrible Wilting” (l’orribile appassimento) è un disco di sludge/doom metal, un genere che sta vivendo sia a livello nazionale che internazionale un nuovo boom di release alle quali si fa veramente fatica a stare dietro tanta la quantità prodotta. I Griefbringer si ritagliano uno spicchio di questo immenso mondo underground con una proposta ben definita, senza intercedere troppo a contaminazioni psichedeliche o stoner: la loro musica è pesantissima, lenta, dall’odore pestilenziale di carne in putrefazione, è come cadere in una fanghiglia infernale da cui non si riesce a liberarsi. E’ un tuffo verso il nulla.
Volendo approfondire i mood musicali dell’opera saremmo propensi ad etichettarla nel novero del Funeral Doom con sprazzi di Death Doom. Non mancano spunti melodici che nel substrato delle canzoni spuntano distintamente ma la componente greve e asfissiante dei riff ripetuti all’infinito, della ritmica potente ma cadenzata, della voce talvolta growl, talvolta acidula, prende il sopravvento ammorbando tutti i pezzi indistintamente.
‘Blind Hairbinger’ apre le (macabre) danze e suona come una lunga intro rispetto alle sabbathiane ‘Disfigurement’ e ‘A Warlock’ veri gioiellini di insanità sonora. In ‘Ghosts Of The Desert’ l’atmosfera diventa più respirabile, mentre in ‘Grimace Of Madness’ compaiono anche brevi accelerazioni di ritmo; le cose migliori arrivano sul finale dove la title-track ‘The Horrible Wilting’ è l’angosciante preludio alla bellissima ‘Obeying The Owl’, ove è impossibile non sottolineare l’influsso degli Alice in Chains, e la conclusiva ‘The Creeper’ con la convincente prova canora in growl di Luca Frazzoni. Accompagnano questo monoblocco armoniosamente malefico i testi che oltre a spaziare su argomenti dark fantasy trattano di dolore, malinconia e morte come agognato stato finale a cui tendere. Un ottimo prodotto destinato ai veri cultori del genere.
Filippo Marroni