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Desert

TrackList
- Desert
- Crushing Your Life
- Learn Or Burn
- In The Cold
- Pride
- Secrets And Lies
- Love's A Flame
- The River
- Why I'm Here
- The Mantis
KRELL - Desert
(2022 - Sneakout Records/Burning Minds Music Group)voto:
I Krell sono una band heavy metal/hard rock fondata in tempi recenti da Luca Bonzagni e Francesco Di Nicola, rispettivamente ex-cantante e ex-chitarrista dei Crying Steel, band storica heavy metal fondata verso i primi anni ‘80 (si tratta infatti, letteralmente di una delle prime band heavy metal formate in Italia). Alla formazione si unisce, per coronare il trio, Paolo Caridi, batterista di grande esperienza e dal CV assolutamente notevole (Hollow Haze, Ellefson, ex-Arthemis, ex-Killing Touch, tra gli altri).
I nostri ci presentano, dunque, il loro primo lavoro insieme, chiamato ‘Desert’, rilasciato sotto Sneakout Records e Burning Minds Music Group. L’LP consta di dieci canzoni.
Ad aprire le danze è subito la title track, ‘Desert’, brano dalle atmosfere assolutamente arabeggianti che suona fresco e convincente. Un piglio più aggressivo per la successiva ‘Crushing Your Life’, brano dai riff irriverenti che mette nuovamente in risalto quello che già si poteva sospettare con ‘Desert’ : il trio è in ottima forma e ha molto da comunicare. La voce del Bonzagni è bella limpida, come se non avesse smesso di cantare per un giorno, mentre Francesco ci delizia con un sound chitarristico pulito, melodico, volendo tecnico quando necessario. Ottimo. Un piglio molto più hard rockeggiante contraddistingue ‘Learn or Burn’, che risveglia le glorie del passato con riff e voce che rimandano senza troppi giri di parole all’hard rock settantiano. ‘In The Cold’ si apre con un giro più duro, seppur scanzonato, per un’idea generalmente lineare che trova varietà in un intermezzo interessante e un assolo funzionale.
Ritmi serrati caratterizzano ‘Pride’, idea più diretta che vince per la sua semplicità, ma anche per la qualità con cui viene presentata. Una bella sferzata arriva anche da ‘Secrets And Lies’, brano solido che tiene viva l’attenzione, mentre ‘Love’s a Flame’ è puro hard rock suonato con passione ed energia. Dal riff d’apertura intrigante é ‘Why I’m here’, composizione più diretta che rilascia energia a iosa dall’inizio alla fine grazie a funzionali e “pieni” riff di chitarra e un ritmo generalmente più diretto. A chiudere le danze è ‘The Mantis’, un brano veloce e adrenalinico dove Francesco non si risparmia e ci presenta una chitarra dai ritmi spediti e un assolo assolutamente a tema.
Senza girarci troppo intorno, ‘Desert’ è un disco che definirei con tre termini: granitico, elegante e raffinato.
Un disco molto buono sia per i nostalgici che per quelli che si avvicinano al genere.
Recensione a cura di Francesco Longo