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On Your Way

LACE - On Your Way
(2023 - Nadir Music)voto:
Parlare dei Lace è raccontare le gesta musicali del quarantaseienne artista genovese già conosciuto per le sue mirabolanti prestazioni in gruppi come i Daedalus e i Planethard, e rispondente al nome di Davide Merletto.
A metà strada tra l'ep ed il long playing, questi sei pezzi suonano del buon Aor contaminato a volte da dei passaggi di un corposo Hard Rock di stampo americano.
Si parte con la title track dove la sezione ritmica robusta fa da appoggio alla melodiosa interpretazione del nostro cantante che si lancia in un ritornello molto accattivante in vicinanza a delineazioni bostoniane.
"My Lost Goodbye" ha un impatto più deciso ed il tiro del pezzo sicuramente è molto trascinante ed il coro ha un ampio respiro che riesce a dare molta solarità al pezzo in generale.
La terza traccia calma molto i toni e si vuole presentare come la classica ballad da passaggi radiofonici o funzionare come colonna sonora per la scena clou di un qualsivoglia film romantico tardo adolescenziale. Bob Catley ha fatto scuola.
Dopo la parentesi con velocità decisamente moderate, si riparte con un pezzo di puro Aor molto ben strutturato dove la voce di Merletto emerge in tutta la sua potenza, tecnica e precisione. Un'atmosfera che ci riporta alla mente i Kiss a fine anni ottanta al tempo dell'album "Hot In The Shade", un lavoro che presentava all'epoca della sua uscita delle strutture di musica alquanto elaborate per le menti dei quattro statunitensi.
Si ritorna sulle strade polverose e solitarie a - la Bon Jovi con la melanconica "Dancing Star": struggente versione di tante ballad classiche e note ai più di band, oltre al già citato italo americano, come i Poison, i Cinderella, e volendo, per certe sonorità, anche i Boston.
La proposta qui inoltrata si chiude con quello che secondo me può essere considerato in buona misura un brano da classifica, il classico "airplay", un pezzo che, azzardando un paragone, può essere accostabile a quel Pop Metal tanto in voga negli anni ottanta; pregevole il lavoro delle chitarre soprattutto nelle parti solistiche ove risultano assolutamente adeguate al contesto sia come timing che come procedimento melodico. Queste sei canzoni faranno piacere agli amanti del genere e sono molto adatte a palati sopraffini.
Leonardo Tomei