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We Will Meet One Day

TrackList
CD 1
- Adm. Concilium [De-Industrialized vinyl, 1991]
- W.W.M.O.D. [De-Industrialized vinyl, 1991]
- Neophyte Necessity [De-Industrialized vinyl, 1991]
- Euthanasia [De-Industrialized vinyl, 1991]
- Ipse Dixit [De-Industrialized vinyl, 1991]
- Soldiers (Hill A136) [De-Industrialized vinyl, 1991]
- Every Indetermination Is Complete [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- The Last Stop Is Mortuary [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Always from Inside [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Homo Superior [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Lives in Incubator [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Decompressing [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Decompression State [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Which Theory [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- Way of Brutality [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
- End of Infinite [Theory of Diversity original DAT version, 1992]
CD 2
- Decompression State [Theory of Diversity, 2008 version]
- Always from Inside [Theory of Diversity, 2008 version]
- The Last Stop Is Mortuary [Theory of Diversity, 2008 version]
- Lives in Incubator [Theory of Diversity, 2008 version]
- Every Indetermination Is Complete [Theory of Diversity, 2008 version]
- Homo Superior [Theory of Diversity, 2008 version]
- Which Theory [Theory of Diversity, 2008 version]
- Way of Brutality [Theory of Diversity, 2008 version]
- Practice of Humiliation [Deranging Concern, 1993 demo]
- Mind Stuffing [Deranging Concern, 1993 demo]
- Deranging Concern [Deranging Concern, 1993 demo]
- Dichotomy [Deranging Concern, 1993 demo]
- Waste [Deranging Concern, 1993 demo]
- Hidden Cult [Deranging Concern, 1993 demo
FURIOUS BARKING - We Will Meet One Day
(2023 - Rude Awakening Records)voto:
Il controllo del tempo, il suo possesso, esserne padrone, è sempre stata una prerogativa surreale dell'uomo che però non può escludere o eliminare il dovuto e l'inevitabile stato di schiavitù sotto esso stesso; la cinematografia è zeppa di titoli che rimandano a questo (d') annoso tema: da "L'Uomo Che Visse Nel Futuro", film targato U.S.A. del 1960, alla trilogia di "Ritorno Al Futuro", dalla saga de "Il Pianeta Delle Scimmie", a "E' Già Ieri" remake italiano della pellicola statunitense. Ma anche a livello filosofico il trascorrere del tempo è stato ampiamente trattato e dibattuto: dal Paradosso di Achille e la tartaruga di zenoniana memoria, alla definizione del tempo di Platone come "immagine mobile dell'eternità", dal soggettivismo relativo riguardo alla spiegazione del tempo da parte di Agostino, alla rivoluzione kantiana con la quale il tempo diventa una forma a priori della sensibilità. Infine, tanto per alleggerire un po' i toni del contesto, il bassista di una nota band, diventata e ritenuta dai più seminale per il movimento Black Metal a seguire, scelse come nome d'arte Cronos.
Anche gli amici della Rude Awakening Records, specializzati fra l'altro in questi tipi di operazioni, hanno giocato con i granelli della clessidra, ed hanno sfornato questa antologia composta da due cd che vanno a coprire un periodo poco inferiore ad un lustro di musica prodotta più di trenta anni orsono dalla band marchigiana in oggetto, zona dell'Italia che ha dato i natali anche ai devastanti Stige.
Ho fatto una ricerca su internet (perchè devo essere sincero, e nel caso porgo le mie scuse a chi di dovere, di questa band non mi era giunta notizia alcuna), sì su internet che Umberto Eco ha voluto definire una biblioteca a cielo aperto, ebbene dal mondo del web ho avuto la possibilità di leggere qualche recensione del lavori antichi, ho ricevuto cognizioni circa a partecipazioni a compilazioni e soprattutto ho visionato qualche foto della band all'epoca dei primi vagiti: questo doppio lavoro fa salire una nostalgia a chi, come me che presumo sia coetaneo dei thrashers ascolani, ha vissuto in prima persona quel lasso di tempo che è stato qui riportato alla luce, scavando nell'album dei ricordi, nei cassetti della memoria e in chissà quale archivio segreto.
Dal 1989 al 1993 (i quattro anni presi in esame dalla etichetta), e sicuramente anche prima, ma comunque durante quegli anni, dopo un iniziale assoluto spontaneismo che spesso sfociava in sporadiche unioni di intenti che facevano da base ad una approssimazione tecnica, linguistica e scenica, ci fu un espandersi di nascite di gruppi dediti a cavalcare il fragore mediatico del Metal in tutte le sue varianti.
La band, nata verso la fine degli anni ottanta, incise i primi lavori ad inizio degli anni novanta, giusto in tempo per fare proprie le impressioni scatenate dai due primi dischi dei Possessed. Non dimenticando le linee già tracciate circa dieci anni prima da gruppi tipo i Venom, i nostri iniziarono a sperimentare altre sonorità, e così si avvicinarono più verso il Death Metal, incorporando però alcune tematiche di quello in quella determinata fase di passaggio veniva definito Techno - Thrash. Questa evoluzione nella composizione, porterà la band marchigiana ad incidere il secondo full - length "Theory Of Diversity" nel 1992, ma che vide la stampa su cd soltanto sedici anni più tardi sotto Punishment 18.
Per coloro che hanno superato i cinquant'anni questa produzione sarà veramente un salto a ritroso nel tempo e può essere per gli amanti del genere un oggetto da collezionismo, per i più giovani invece potrebbe rappresentare una interessante scoperta, con il fine strumentale di studiare e capire i mezzi tecnici a disposizione che si aveva circa quaranta anni fa, strumenti che erano sì limitati soprattutto a causa della pochezza di pecunia nelle tasche di studenti e apprendisti, ma che passione e voglia di esprimersi, lasciando un qualcosa su questa Terra, riuscivano a supplirne i limiti stessi e superare tutti gli ostacoli che si presentavano. Chissà forse un giorno potremmo davvero incontrarci nuovamente tutti quanti.
Leonardo Tomei