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World is Wrong
TrackList
01. Oasi
02. Easy Cash
03. Eleven
04. Dear Monkey
05. In Heaven
06. Jesus
07. The Ground
08. Rock is Gone
09. Walking on the Blue
10. Wow
11. Wind of Sun
MARVINTRIPP - World is Wrong
(2010 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Nati nell'ormai lontano 2005 i sardi Marvintripp (nome nato dal connubbio tra Marvin viaggio mentale e Tripp per ribellione al paese pieno di pregiudizi da cui suppongo arrivino..) ci propongono questo primo lavoro sulla lunga distanza (o almeno credo, non ho molte informazioni), e lo fanno presentando un sound che va dal grunge dei tempi di Seattle al rock anni settanta. Nulla di nuovo sotto il sole direte, ma invece il sound risulta fresco e armonioso, senza troppe pippe mentali come a volte il genere richiede. Una specie di Nirvana più divertenti? Chissà..
In apertura "Oasi" è una lunga intro strumentale che ci permette di assaporare questo suono fresco come vi stavo dicendo, e ci introduce alla più elaborata "Easy Cash" la quale presenta una melodia iniziale che va a scontrarsi subito dopo con un graffio di chitarra bello potente, per poi con l'entrata del cantato sfociare in una situazione quasi pop, ma non il pop di bassa classifica ma quello più studiato ed efficace.
La voce di Pablo (fondatore della band) sinceramente contrasta un pò con la musicalità proposta, ma non è detto che sia un male. "Eleven" è molto derivativa dai Nirvana, per poi assumere una propria fisionomia discretamente gradevole, dove le chitarre dello stesso Pablo e di Filippo scandiscono un ritmo potente e abbastanza ossessivo, supportati dalla buona sezione ritmica composta da Alberto al basso e Francesco alla batteria, che suppongo siano fratelli.
"Dear Monkey" sembra uscita dalla Seattle dei primi anni '90 e non avrebbe sfigurato in qualche album dell'epoca, e qui la voce di Pablo si fa più "cattiva" e gradevole all'ascolto. Molto intima e melodica "In Heaven" si fa apprezzare per la buona vena compositiva della band, anche se come dicevo nulla di nuovo, e sempre un non sò che di risentito, ma col tempo son sicuro che miglioreranno molto, perchè idee e voglia di fare non mancano.
Sulle stesse coordinate si mantiene "Jesus", anche se dopo l'inizio melodico la struttura della canzone esplode in qualcosa di più arrabbiato e le linee di chitarra graffiano a più non posso. "The Ground" e "Rock is Gone" non si discostano molto da quanto già detto, confermano solo questa capacità di unire parti più melodiche ad altre più torride come del resto è abituato chi ama il grunge.
Molto più potente ed intensa "Walking on the Blue" che indubbiamente per i miei gusti è il brano migliore del lotto anche per il buon lavoro di chitarre che accompagna il brano, a mio avviso in futuro i ragazzi dovranno seguire più questa linea per allargare anche la cerchia di pubblico, insomma essere più "cattivi"! Segnalo anche che pur essendo autoprodotto, sia la produzione che la registrazione sono ottime. "Wow" ci riporta anche verso qualcosa di settantiano e infine arriva la chiusura acustica di "Wind of Sun" a promuovere un buon debutto per questi ragazzi.
Klaus Petrovic