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Time For Expiation

TrackList
01. Ancient Voice
02. Eternal Sinner
03. Believe
04. Fear Of A Child
05. The Page I Never Wrote
06. Free Land
07. Blind Justice
08. YMD
09. Time For Expiation
10. Letters Of Pain (bonus track)
DragonhammeR - Time For Expiation
(2004 - Scarlet Records)voto: 7.5/10
Li abbiamo lasciati nel 2001 con il buon esordio costituito da “The Blood Of The Dragon” e li ritroviamo nel 2004 con questo “Time For Expiation”, prodotto dalla ben nota Scarlet Records e... Ragazzi che progressi!
Se già il primo lavoro prometteva bene, pur mancando di personalità e peccando magari in un'eccesiva semplicità, con questo cd i romani DragonhammeR ci dimostrano di sapere il fatto loro, tirando fuori stile e carattere in un lavoro che non vi deluderà. Abbandonate le atmosfere epiche di draghi e battaglie, i nostri optano per una formula decisamente più orientata verso il power prog, con l'apporto valido delle tastiere che non prevaricano mai, ma che anzi impreziosiscono i potenti riff di chitarra, creando melodie in cui anche la voce di Max Aguzzi viene valorizzata e sembra trovare la sua dimensione definitiva. I testi inoltre abbandonano le tematiche epiche e i cori di battaglia, per approdare ad una maggiore introspezione e complessità.
Nota negativa sulla prima track, “Ancient Voice”... opinione personale, ma davvero trovo questo genere di intro monotone e superflue. In questo caso però la track introduce anche a livello tematico la bella “Eternal Sinner”, power allo stato puro con un attacco di batteria pauroso, per tradizionalisti. “Believe”, invece, pur restando un pezzo diretto e senza fronzoli, è un brano in cui i DragonhammeR mettono sul piatto le loro capacità e soprattutto il loro personalissimo stile, in cui si fa avanti la vena prog con le tastiere di Alex Valdambrini in primo piano.
Con “Fear Of A Child” torniamo su melodie potenti e di impatto, grazie alla batteria martellante di Raf Condemi e alla bella interpretazione vocale di Max Aguzzi.
Notevole “The Page I never Wrote”: una ballad in partenza, con un bell'attacco di piano e una voce calda, che in un crescendo continuo si trasforma in un pezzo di grande energia, una soluzione stilistica davvero pregevole. Nota di merito anche per il songwriting.
“Free Land” invece è il brano che mi ha convinto meno in assoluto: un testo valido ma forse un po' ripetitivo, soprattutto nel refrain, anche se da notare il bell'assolo finale di chitarra che si intreccia con le splendide tastiere di Valdambrini.
“Blind Justice” ci riporta su livelli alti, sia a livello di songwriting sia a livello musicale, un'ulteriore prova delle capacità dei DragonhammeR. Concludiamo con “YMD”, pezzo diretto e aggressivo quanto basta, e “Time For Expiation”, brano più elaborato, ma con soluzioni stilitiche che passano dal power al prog e che non lasciano respiro, un incedere davvero ben scandito.
“Letters Of Pain”, infine, bonus track della versione dedicata al mercato nipponico, rivela una vena intimistica che però, se devo essere sincera, non mi ha convinto del tutto.
In ogni caso, rispetto al precedente lavoro, i passi in avanti sono alquanto inaspettati: i DragonhammeR hanno sicuramente trovato uno stile degno di nota per un cd da non perdere... E chissà cosa ci riserva il futuro!
Luisa Luy Cugno