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Through Centuries Of Dust

DEATHRIDERS - Through Centuries Of Dust
(2011 - Lost Sound Records)voto: 7/10
Lo confesso, la prima cosa che ho pensato appena messo su questo cd è stata, senza mezzi termini, “Che roba è questa accozzaglia di suoni???”... Ma mai fidarsi dell'apparenza e quindi del primo superficiale ascolto! E infatti già al secondo giro, il mio pensiero si è trasformato in “Ah, però! Ma sono gli stessi???”. Eh già! Perchè questo “Through Centuries Of Dust” è un disco di non facile assimilazione, ma una volta entrato in testa ci si rende conto che è un lavoro pregevole e soprattutto fuori dal comune.
Ma facciamo il canonico passo indietro per vedere un po' con chi abbiamo a che fare: i marchigiani Deathriders nascono nel 2001 da un'idea di Marco Monacelli e Cristiano Coppa, “due adolescenti affamati di heavy metal”, come loro stessi si definiscono. Dopo ben 3 demo e i consueti assestamenti nella line up, arriviamo al 2011 con il debutto finalmente in full lenght proposto dall'attuale formazione, una vera macchina da guerra che comprende, oltre ai due fondatori, Marco (chitarra) e Cristiano (basso), anche Francesco Pellegrini (chitarra solista), Alessio Monacelli (batteria) e Valerio Gaoni (voce).
Ed è proprio su quest'ultimo che vorrei fare una precisazione: ci ho messo un attimo a capire perchè di primo acchitto il cd mi abbia lasciata perplessa e perchè mi ci siano voluti diversi ascolti per entrare nell'ottica. L'originalità della proposta dei Deathriders risiede nella loro capacità di amalgamare sonorità power con la spudorata impostazione thrash delle loro chitarre nonché della batteria, con l'aggiunta di qualche spruzzatina di progressive qua e là... Come loro stessi definiscono il loro stile, il perfetto equilibrio tra aggressività e melodia: niente male davvero come proposta, se non fosse che la voce di Valerio è talmente pulita, alta e cristallina da sembrare un po', come dire, “fuori contesto”in alcuni frangenti: probabilmente un singer con un'impostazione un po' più rude e grezza in certi passaggi avrebbe reso di più. Certo è che non avrebbe retto il tiro complessivo del cd. E a ben vedere, bisogna poi solo “farci l'orecchio” e riuscire ad andare oltre i nostri personali stereotipi musicali per apprezzare a pieno “Through Centuries Of Dust”. E di motivi per apprezzarlo ce ne sono eccome: potenti, rapidi e funambolici riffs di chitarra, la batteria di Alessio, capace di passare agevolmente dalla doppia cassa a ritmiche veloci e aggressive, il tutto in 11 tracce dalle influenze variegate che non lasciano un attimo di respiro. Ce ne rendiamo conto immediatamente, con la bellissima “Hedgehog's Dilemma”, brano complesso in cui si alternano influenze prog e thrash in un crescendo che non concede tregua. Subito dopo “The Legion”, track di stampo più leggero, ma altrettanto valida, con un refrain molto catchy, di quelli che non ti togli più dalla testa. A seguire “Death Riders”, attacco thrash potentissimo, ma è proprio in queste occasioni che la voce di Gaoni si rivela un po' fuori fase in alcuni passaggi, come per esempio quello iniziale. Anche se è da notare la sua abilità e versatilità nel passare da sonorità alte e pulite a momenti di growl niente male, e non solo in questo brano. “Shelter”, invece, torna a mostrare il lato prog della band e rallenta un attimo il ritmo forsennato di questo cd, ma è giusto un attimo perchè con “The Eclipse” ritorniamo su sonorità più aggressive, per restarci pressochè fino alla fine: nota di merito per “War Inheritance” e “Reason And Fate”, da non perdere. Chiude il cd “When Everything Lies”: dopo tanto furoreggiare, un momento di riflessione lasciato alla bella melodia delle chitarre acustiche.
Insomma una band che merita di essere seguita: i Deathriders hanno le carte in regola per far parlare di sé a lungo!