Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Ci sono attualmente 0 utenti e 2 visitatori collegati.
Mezcal

Links:
TrackList
1. Intro: Trinity
2. Drowning
3. Big Daddy
4. Even the Lizard's Hiding in the Shadow
MEZCAL - Mezcal
(2011 - Autoprodotto)voto: 6/10
Demo di debutto per i Mezcal, trio proveniente da Lecco dedito ad uno Stoner Rock/Metal influenzato per la maggiore da Kyuss, Down e Black Label Society.
Il breve disco (omonimo) in questione, ci mostra una band che ha dalla sua già un discreto grado di maturità sonora, con magari ancora qualche angolino da smussare, ma tutto sommato si possono considerare pronti per qualcosa di più
Parlando del cd vero e proprio, la partenza è affidata ad un'intro cinematografica, con un brevissimo estratto (4 secondi) di "Lo Chiamavano Trinità", cui segue Drowning, un continuo sali-scendi in cui sapienti rallentamenti danno un senso d'ariosità alla composizione. La seguente Big Daddy è quella che più di tutte può ricordare, specie ai feticisti del genere, i grandiosi Kyuss, fonte d'ispirazione principale per il terzetto; particolarmente apprezzabile il lavoro dei Mezcal in fase di solo. Chiude questo purtroppo breve demo la traccia più lunga del lotto, Even the Lizard's Hiding in the Shadow, cone le sue interessanti ed ipnotiche linee melodiche.
In alcuni punti, sarà suggestione, ma ho sentito anche echi degli Alice in Chains in questo lavoro targato Mezcal. Tre pezzi magari sono pochi per un giudizio definitivo, per cui direi che un "6 politico" in attesa di quaclosa di più lungo ci sta tutto. Il livello tecnico-compositivo del trio di Lecco è comunque qualitativamente medio.alto, per cui i margini per sperare in qualcosa di molto buono ci sono tutti.
Daniele Ogre