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The Ultra Demo

SPIDKILZ - The Ultra Demo
(2011 - Autoprodotto)voto: 8/10
Neanche il tempo di "uscire" dai White Skull, ed Elisa Over (ribattezzata Lady di ferro del metal tricolore dalla nostra Luy C.) non si perde d'animo e fonda gli Spidkilz, dopo qualche aggiustamento iniziale alla line-up, (causa alcuni membri non presi seriamente dal progetto) è tempo di chiudersi in sala registrazione e partorire questo primo demo ufficiale intitolato "The Ultra Demo"!
Nulla a che vedere con la band precedente, qui c'è la passione di Elisa per il thrash americano degli eighties, per gli Overkill (da qui Elisa Over) sua band preferita. Tutto ciò si evince sia dal logo della band sia dalle ritmiche che attraversano buona parte del demo.
Si parte con "Fear of Death" bel thrashone tirato e convinto, cori, riff, potenza, coerenza con se stessi, rabbia sonora e non solo, insomma meglio inizio non poteva esserci. Del resto Torino a fine anni '80 fu la "bay area" italiana, tra Creepin' Death, Broken Glazz, Jester Beast e chi più ne ha più ne metta, ecco se avete nostalgia di quella scena gli Spidkilz vi faranno tornare indietro nel tempo. Se si vuole trovare il pelo nell'uovo potremmo dire che la produzione è molto old school, ma come dico sempre mica sarà poi un gran difetto? Del resto il tutto è stato messo su supporto ottico in soli 5 giorni, quindi il risultato è più che lusinghiero. Altro "difetto", la voce di Elisa (sarà l'averla apprezzata troppo su "Forever Fight" un genere assolutamente lontano da questo), che un pò mi spiazza in questa versione thrash, forse la sua estensione vocale non è adattissima al genere, però è così tanta la rabbia e la forza di volontà che ci mette che alla fine riusciamo ad apprezzarla. E se sul brano precedente un pò mi aveva lasciato interdetto sulla trascinante "I Will Crush You" già mi convince di più! Tra l'altro il brano è massiccio e incazzato, una marcia marziale di thrash old school!
Con "In Tears" però Elisa dà il meglio di sè, un brano a metà strada tra il metal classico, l'epic e qualche azzardo thrash, ma dove la sua voce si eleva al massimo del rendimento, quello che la promuove tra le regine del metal! "Fashion" invece sin dal primo ascolto è eletta come mia song preferita, sassata speed/thrash in cui tutta la band si scatena lasciando da parte tecnica, perfezione e cialtronate da poser, qui si tira dritto come un treno senza freni e si travolge tutto e tutti in una isteria metallica da brividi! Menzione d'obbligo per tutta la band da Pacio Biaggi che oltre le trame di chitarra qui "massacra" anche il basso che ora è (dopo la demo) nella mani di Roccia Giordani, Francesco Musumeci all'altra chitarra e il possente Mattia Rubino alle drums! Solo il coro della song fa "innamorare" chi ha la passione per il thrash di annata, si perchè gli Spidkilz sembrano produttori di vino, magari un Brunello, ah già ma loro son piemontesi, vabbè ma il Brunello è di tutti!
Si chiude con "The Distance" e qui ci si esalta con un brano che è potenza mista a melodia, è purezza, è dignità e coerenza musicale insieme, è credere in ciò che si fa senza compromessi senza cedere a logiche di mercato o di opportunismo! Oltre sei minuti di grande musica esaltata da chitarre pesanti e propositive, e dalla voce qui veramente sopra il livello di qualità, in assoluto una grande canzone! Adesso non ci resta che aspettare il passo verso l'album, mentre di tanto in tanto ci sarà occasione di vederli live come già successo alla nostra Luy che ha riportato su queste pagine le emozioni procuratele dagli Spidkilz live! A me non resta che chiudere con un "in bocca al lupo ragazzi", sentiremo ancora parlare molto di voi!
Klaus Petrovic