Ricerca
Contattaci
Per segnalare concerti o richiederci una recensione delle vostre band, scriveteci compilando il modulo in questa pagina
Accesso utente
Chi è on-line
Motherland

TrackList
01. What a challeging world
02. Your lies
03. Until You're here
04. Perspective of the moon
05. For Aye
06. Motherland
07. Sand
08. Weather the storm
09. Underground
10. A tale
11. Empty rooms
DAEDALUS - Motherland
(2011 - Galileo Records / VoicePrint / Gonzo Multimedia)voto: 8/10
"Motherland" è il terzo lavoro della band Genovese Daedalus chee vede una formazione composta da: Davide Merletto (voce), Andrea Torretta (chitarra), Fabio Gremo (basso), Sandro Amadei (tastiere), Daz La Rosa (batteria).
Come al solito stiamo parlando di un album progressive metal, un prodotto molto curato, ben mixato (Roland Grapow ha messo le mani sulle registrazioni della band), abbastanza lineare per gli standard del genere.
I Daedalus traggono ispirazione (per loro stessa ammissione) da: Queen, Arena, Dream Theater, Iron Maiden e Rush, anche se secondo me questo disco ricorda tantissimo gli Elegy di Ian Perry e il suo side project “Consortium Project” .
C'è molto anche della cricca di Russel Allen e Michael Romeo, oltre che i soliti Dream Theater, soprattutto del periodo "Six Deegres of Inner Turbolence", anche se prevale veramente tanto lo stile degli Elegy.
Il livello tecnico è ottimo su tutti i fronti, non manca infatti anche qualche inserto di chitarra acustica e classica, che ricorda molto le ballad degli Iron come: "Afraid to Shoot to Strangers" e "Wasting Love". Chiaramente nel richiamo di questi brani, l'intenzione è puramente progressive, con inserti di elettronica (devo ammettere molto molto carini).
Sarò ripetitivo, ma chi conosce i “Consortium Project” non potrà non essere concorde con me nel dire che questo disco richiama moltissimo quello stile.
Il cantante, Davide, ricorda moltissimo Andrè Matos sugli acuti, e va sottolineata la sua bravura e precisione su tutti i brani: un cantante così è veramente un punto di forza per una band che si cimenta con questo genere.
Chitarra, Basso, Batteria non sono da meno e si incastrano molto bene, innescando tutti gli stereotipi del progressive che a noi piacciono e parecchio!
Che dire? Anche i suoni sono abbastanza adeguati e molto finalizzati al rendere bene la voce di Davide.
Amici Progster pollice su per questa band che sicuramente non vi deluderà!
Giacomo Paradiso