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Sunset Screaming

IL MALPERTUGIO - Sunset Screaming
(2011 - Autoprodotto)voto: 8.5/10
Il Malpertugio sono una band originaria del casertano, dedita ormai da dieci anni ad un energetico esplosivo heavy-stoner dalle variopinte sfumature e contaminazioni.
La storia artistica del combo pone le sue origini nel 2002, anno in cui alcuni ragazzi di Garigliano s’incontrano e danno vita al primo nucleo del Il Malpertugio, dedita, in un primo momento, solo a musica strumentale. Con il passare del tempo, e in seguito ad alcuni cambi di formazione, i Nostri, giocando con svariate sonorità, arrivano in breve ad un punto di sincresi artistica, attingendo, in primis, dai maestri Black Sabbath, in secundis dalle sonorità moderne e desertiche dei Kyuss, ed infine, assorbendo alcuni aspetti lisergici e multitematici dei Sessanta e Settanta.
Solo nel 2009 arriva il primo Ep “The Blue Demon’s Show”, una sintesi di heavy-rock dai continui richiami all’area stoner, in cui saltuariamente già emergono impressioni sperimentali e psych. Nel 2011 vede la luce il primo full album, anch’esso autoprodotto, “Sunset Screaming”, che ripropone certamente la ricetta del primo Ep, ma in questa sede vestita di un incedere più spinto e dalle saltuarie atmosfere cupe, all’insegna di un heavy-stoner-doom dalle onnipresenti multi-sfumature.
L’album dal suo opener con “Bugs” e “Deranged”, due energetici e travolgenti brani dalle matrici hard-stoner, a cui non è possibile resistere; di seguito è la volta di “Enmity”, componimento piuttosto in linea ad i due precedenti, ma che possiede fraseggi acustici e percussivi, su cui il vocalist esibisce delle linee fonetiche, suggestive ed atmosferiche. “In this Bloody Night”, è una composizione realmente interessante, difatti, una complessa sezione batteristica da l’incipit ad una architettura musicale totalmente in controtempo, in cui per la gran parte del tempo ogni voce strumentale, muove indistintamente dalle altre. Inoltre, il suo estendersi in maniera multiforme, lo rende interessante e ammaliante all’ascolto. “Let the Shit in”, è un brano hard-rock dalle evidenti derivazioni seventies, dal rumoristico e improvvisato finale elettrico. ”Obsession”, è un brano hard-doom cadenzato e ipnotizzante, data la figura chitarristica eseguita ad libitum, che diventa con lo scorrere del tempo un’ossessione in musica. “One Hour of Weakness”, devo dirlo sembra di ascoltare una versione stoner dei Tool, pensando al periodo dell’album AEnima; tuttavia, il brano è davvero interessante, considerando i vari cambiamenti d’umore stilistico in esso contemplato. ”Shotgun”, altro brano hard-rock dalle chiare matrici seventies; ed in fine l’omonima “Sunset Screming”, introdotta da una chitarra pulita, che da il verso a quello che sarà il main-refrain dell’intero componimento, sviscerato in un continuo susseguirsi di scariche d’adrenalina.
Una nota particolare va fatta circa le linee vocali, davvero ben chiare, curate in ogni piccolo dettaglio, e variopinte. In tutto il trascorrere dell’opera in questioni sono svariate le forme stilistiche intraprese dal vocalist, passando da un semplicistico stile street-rock fino a passaggi di cupo e roco growl, certamente imparentato ad un heavy-metal estremo.
In sintesi, e per concludere, faccio davvero tanta fatica a trovare, o meglio direi, scovare, un punto debole, una sfumatura o un nonnulla mal riuscito, mi sembra di cercare un ago in un pagliaio. Tutto in questo primo album è ben realizzato, considerando la produzione, la qualità dei brani, le linee vocali, il livello di ogni singolo musicista.
Ora è tempo per Il Malpertugio di trovare, o “scovare”, un buon contratto discografico, per realizzare, in tutta libertà, la propria ricetta musicale. Un in culo alla balena da parte mia!!!!!
Scritto da Nicola Pace