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Devoid Of Illusions

TrackList
- Intro
- Summoning the Crimson Soul
- Unforgiven March
- The Coldest Land
- Internal Morphosis
- Omnivoid
- Disclaiming My Faults
- Once Was a Man
- Sounds From Out of Space (feat. Greg Chandler)
(ECHO) - Devoid Of Illusions
(2011 - BadMoodMan Music/Solitude Productions)voto: 8/10
Non è la prima volta che ho a che fare con gli (EchO), visto che avevo già recensito un loro promo uscito nel 2010; di un'anticipazione del nuovo album doveva trattarsi, e così è stato. Mi ero subito accorto di avere a che fare con una band dalle ottime potenzialità; ed evidentemente non sono stato l'unico a farlo, visto che gli Agalloch hanno personalmente selezionato gli (EchO) come opener per la loro unica data italiana. È dunque giunto il momento della verità: riuscirà 'Devoid Of Illusions' a rivelarsi all'altezza delle aspettative?
Non voglio tenervi sulle spine: la risposta è positiva. Gli (EchO) sono addirittura stati in grado di migliorarsi, dando vita ad un prodotto che si colloca ben oltre i livelli qualitativi raggiunti col precedente lavoro promozionale. Mantenendosi fedele ad un'impostazione atmospheric-doom, con ritmi sempre più che contenuti e grandissima capacità di creare sottofondi sempre avvincenti, la band riesce a non cadere mai nella monotonia (pur proponendo brani decisamente lunghi) né nella banalità. Il punto chiave sta, ancora una volta, nella scorrevolezza con cui variano le dinamiche delle song, passando agevolmente da fasi “soft”, senza drumming e con note soffuse, a momenti di maggior concitazione che sanno essere intensi e robusti senza per questo apparire cattivi.
Parte di 'Devoid Of Illusions' è costituita dai tre brani del promo, per i quali vi rimando all'apposita recensione; un paio di brani risalgono invece alla prima demo 'Omnivoid' – credo, comunque, si tratti di ri-registrazioni. Sto parlando di 'Disclaming My Fault' e della (all'epoca) title-track 'Omnivoid', canzoni decisamente interessanti che vanno a dimostrare che fin dagli esordi gli (EchO) sapevano il fatto loro.
Seppur interessante fin dai primissimi ascolti, questo nuovo disco migliora con il tempo, un po' come un buon vino insomma. Ogni istante può riservare una sorpresa. Ogni anfratto può celare una perla, sia essa costituita dalle dolci melodie di 'Disclaming My Faults', prese per mano da una voce rilassata e sognante, oppure raffigurata da ruvidi intarsi di natura prettamente death (presenti in 'Summoning The Crimson Soul', rocciosi e rabbiosi, o anche in 'Omnivoid', resi qui in versione più morbida, quasi alla Cynic).
Tra tracce oscure ('Internal Morphosis') e pezzi rilassanti (tra questi 'Once Was A Man' è una sorta di ballata di altri tempi, con tanto di esplosione strumentale nel finale), 'Devoid Of Illusions' arriva agilmente alla fine. Ma c'è spazio per un'ultima ciliegina sulla torta, quella 'Sounds From Outer Space' su cui compare come special guest tal Greg Chandler degli Esoteric: un misto di elementi tra loro discordanti, tra arpeggi, note di piano, scream lontani e sfuriate di doppio pedale. Forse il pezzo più anomalo dell'album.
Ben poco mi resta da aggiungere. Onore agli (EchO) per avere saputo dare alla propria musica un'impostazione che va al di là degli schemi consueti del doom, con le sue varianti, e per aver dato vita ad un prodotto che pur collocandosi in un genere tipicamente “difficile” affascina senza mai stancare (a dispetto di una durata considerevole). Adesso sono curioso di osservare le qualità di questi ragazzi in dimensione live; vi terrò aggiornati.
Francesco Salvatori