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Florilegium

ALCHEM - Florilegium
(2011 - L.A.Riot Survivor Records)voto: 7/10
In un noioso lunedì sera decido di dare una svolta alla mia monotona serata e invece di stare a postare link più o meno inutili su Facebook, (Social Network criticatissimo in apparenza da tutti, ma poi diventato un vero e proprio surrugato della vita reale per molte persone), apro la cartella che contiene dieci pezzi di un gruppo Romano chiamato Alchem, che ammetto di non conoscere e di non avere mai ascoltato, anche se leggo che questo gruppo, formato in origine dalla cantante e dal chitarrista, nonostante vari cambi di line-up e varie vicissitudini artistiche militi da diversi anni sulla scena Metal Italiana.
Inizio ad ascoltare la prima traccia, non mi convince molto, il genere è "Progressive Dark Metal", non è tra i miei preferiti, ma comunque neppure lo disdegno.
A Non convincermi è la parte strumentale, troppo algida rispetto alla voce calda e potente della brava cantante. Parte "The Black Angel of Good", pezzo tiratissimo e che mi piace di più rispetto al precedente. "She'll Fly Away" melodie, dolci e brutali si intrecciano e il risultato è decisamente positivo, ottima la batteria.
"Desdemona" particolare, potente nella parte strumentale ed eseguita in maniera dolce e suadente da Lisa, che per ora è il pilastro portante del gruppo, è lei che fa la differenza, senza nulla togliere al resto dei musicisti naturalmente.
"Sweet Dancing Moon"... è un pezzo leggermente più lento rispetto agli altri, complimenti al basso magistralmente suonato che contrasta una chitarra ottima, che subentra sempre al momento giusto distorcendo la canzone quasi in maniera paradossale.
"Time Goes On" un bellissimo intro di pianoforte e una voce suadente aprono questo bellissimo pezzo, una batteria ovattata e delicata amalgama il tutto, producendo un risultato eccellente.
"So I Am", un magico ed epico intro con una chitarra splendida, aprono un pezzo quasi commovente e dalle tinte quasi orientali... man mano che l'album va avanti ci si trova davanti ad un crescendo di questo gruppo, che a dire la verità, fino al quarto pezzo non mi aveva colpito e convinto più di tanto.
"Autumn Breeze", di nuovo un pezzo più cattivo e meno melodico, non mi piace molto nell'esecuzione generale e anche il cantato, nonostante la voce bellissima di Lisa, questa volta non mi dice molto.
"You Will Call My Name", questo pezzo invece è stupendo la voce di Lisa è affascinante e prorompente nei suoi alti e bassi, suadente come gli strumenti che l'accompagnano.
Sono arrivata alla fine con "Little Scorpion", anche questo pezzo è veramente convincente, particolare e orecchiabilissimo.
Sono un pò disorientata perchè senza dubbio mi trovo davanti a dei bravissimi musicisti ed una cantante in particolare, con una voce stupenda, che come ho già scritto, fa la differenza di questo gruppo rispetto ad altri che fanno lo stesso genere musicale.
Ho notato però una netta distinzione tra la prima parte dell'album decisamente più grezza e che mi è piaciuta molto meno, rispetto alla seconda parte, che ho trovato decisamente più bella, interessante e molto più armoniosa, in un evidente crescendo artistico.
Ursula Coppolaro "Mandy Von Vixx"