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Andras

TrackList
- Mountain (An Invocation)
- Mist
- Fear Spreads Like Plague
- The Ground Seems Hollow
- Echoes From A Deep Chasm
- Copper
- Suprematism (Sickness)
- Krieg
SILENT CARRION - Andras
(2012 - Autoprodotto)voto: 6.5/10
Addentrandosi nei meandri dei sottogeneri più estremi e particolari del metal, capita spesso di imbattersi in gruppi che possono risultare difficili da digerire per chi è abituato ad un tipo di musica più convenzionale; ma le varie forme d'arte prevedono talvolta l'abbattimento di queste convenzioni, volto alla ricerca di nuovi veicoli d'espressione. Perché tutto questo discorso? Perché 'Andras', il lavoro che mi appresto a recensire, è riconducibile alla frangia più oltranzista del drone doom.
Più che una band vera e propria, Silent Carrion un progetto gestito dal solo Scaia, responsabile di tutte le composizioni, musiche, linee vocali e produzioni e già autore (sotto lo stesso moniker) di 'Ruins', risalente a due anni or sono.
Il riferimento principale, come (quasi) sempre quando si parla di drone doom, può essere individuato nei Sunn O))) – eccezion fatta, ad onore del vero, per la durata dei brani, qua mai oltre gli otto minuti; ecco dunque che prendono vita song costituite da suoni e rumori più che note musicali, veri e propri frammenti di atmosfera plumbea, opprimente, orrorifica. Si passa dal terrificante noise-ambient di 'Fear Spreads Like Plague' o 'Krieg', pezzi dall'incedere inquietantemente rallentato, al ritmo frenetico, martellante e ripetitivo di 'Mist', ove le varie note sono solo un sottofondo al drumming dominante.
Talvolta rieccheggiano degli ottoni, o addirittura un organo ('Echoes From A Deep Chasm'), ma la musica propriamente detta non diventa mai il fulcro della traccia, limitandosi a dare vita ad un retrogusto atmosferico quasi subliminale, sicuramente angosciante. Il pezzo più vicino al concetto di brano propriamente inteso è 'Copper', l'unico ad avere una vera linea di chitarra, simile per impostazione ad alcune cose degli Earth.
L'opinione che mi sono fatto del progetto Silent Carrion è cresciuta lentamente mano a mano che ascoltavo 'Andras': non trattandosi di musica convenzionale, anche l'approccio dell'ascoltatore deve necessariamente fondarsi su basi differenti dalle consuete. Aprire la mente ai rumori, lasciarsi trascinare dai suoni, dai fruscii, dalle (rare) voci fuori campo: questa è la chiave. Concedendo ad 'Andras' il giusto tempo e la giusta attenzione, credo che chi apprezza sonorità di questo tipo potrà sicuramente trovare interessante questo prodotto. Un lavoro per pochi, d'accordo, ma pur sempre un buon lavoro, in grado di trasmettere un certo tipo di sensazioni ed emozioni.
Francesco Salvatori