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Night Club

IBRIDOMA - Night Club
(2012 - SG Records)voto: 7/10
Nati nel 2001 da da un’idea del batterista Alessandro Morroni, i maceratesi Ibridoma giungono nel 2012 al loro quarto lavoro in studio: due EP e due full lenght in un'escalation compositiva che dimostra non solo il potenziale artistico della band, ma anche tecnica, tenacia e ambizione.
Il salto di qualità rispetto al precedente lavoro omonimo è infatti evidente sin dalle prime note: “Night Club” si contraddistingue per un sound più curato, corposo e maturo, merito anche della collaborazione con il produttore statunitense Michael "Elvis" Baskette (Incubus, Stone Temple Pilots, Limp Bizkit e RATT). Ed ecco quindi che in queste otto tracce gli Ibridoma sfoggiano un heavy metal di stampo purista, fatto di riff potenti e melodie accattivanti, brani perfetti per valorizzare la versatilità della voce di Christian Bartolacci, che passa agevolemente da timbriche alla Vince Neil ad interpretazioni più rabbiose alle Dave Mustaine per arrivare fino ad accenti più moderni e che non disdegnano elementi growl.
Basta ascoltare l'opener “Eagles From The Sky” (peraltro uno dei momenti migliori dell'album) per rendersi conto di quanto appena detto, un'energica dose di puro heavy metal tanto per cominciare con il piede giusto. “Cold Light Of The Moon” cambia decisamente registro, attestandosi su un sound più moderno, in un'atmosfera più cupa e malinconica ma altrettanto affascinante. La title track “Night Club” invece “sfigura” un po' rispetto alle precedenti: pur essendo comunque un brano valido, soprattutto per il refrain ipnotico e di facile assimilazione, resta penalizzata da sonorità troppo omogenee e monotone. Altra storia è “Seven Days Of Death”, track rabbiosa con influenze megadethiane che cattura fin dalle prime note. Così come “Why Do You Feel Alone”, ennesimo momento di pregio del lotto, che si contraddistingue per un attacco melodico che molto ricorda i Maiden di “Afraid To Shoot Strangers”, per poi esplodere però in un brano carico di pathos davvero particolare. “Last Supper”, “Businessmen” e “Face To Face” invece scorrono senza troppa difficoltà, ma senza aggiungere nulla di decisivo a quanto fin qui ascoltato.
“Night Club” nel complesso è sicuramente un deciso passo avanti nel percorso di crescita degli Ibridoma, un lavoro che ci consegna una band matura e dalla personalità ben definita a cui manca forse ancora un pizzico di grinta e passione, ma che vale decisamente la pena di seguire. Stay tuned!
Luy C.