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Torno al Porno

DANGER ZONE - Torno al Porno
(2012 - Autoprodotto )voto: 8.5/10
Attenzione! Battaglione! Son tornati i Danger Zone! Ovviamente da non confondersi con la band di Gigantelli & C. Questi sono i Danger Zone di Marco Spinelli, mitico cantante dei Vanexa con i quali incise 2 album storici.
Dopo un'assenza di alcuni anni tornano quindi tra noi con un album che li riporta alle origini, quel lontano 1998 in cui la band si formò. Definirli una band demenziale (dato gli argomenti trattati) sarebbe però limitativo, infatti i Danger Zone cantano il porno, quello del turpiloquio, della realtà quotidiana, danno voce agli sboccati, a chi fa della trivialità il proprio modo di essere. La demenzialità la lasciamo ad altri. Direi che insieme ai Prophilax ed agli Sfregio sono la punta di diamante del movimento porno rock italiano. Chiusa questa introduzione direi di passare alla recensione vera e propria.
Premetto che li conoscevo solo per sentito dire (cavolo a volte mi sfuggon cose di valore anche a me..) ed ovviamente prima di recensire questo "Torno al Porno" mi son ben documentato e devo dire che rispetto ai due precedenti lavori c'è un salto di qualità notevole, sia dal punto di vista della produzione che degli stessi testi, ed infatti la stessa title track iniziale sarà un cavallo di battaglia che rimbomberà nelle nostre menti per anni! L'impatto è devastante, hard rock crudo con schitarrate metalliche che affondano il colpo sostenute da un ritmo implacabile. Marco ha la voce giusta per innalzare il livello qualitativo di testi senza limiti e affondare il colpo! "Cerchiamo troie per divertimento, astenersi perditempo!" è l'essenza dei DZ! Inizio scoppiettante con break ai confini di un punk alla Sex Pistols! Ovviamente.. "Torno al porno, ce l'ho già duro, torno al porno e v'inculo! Torno al porno chissà se ciulo torno al porno e vaffanculo!" Più chiari di così..
Chiarito che tecnicamente i "ragazzi" romagnoli non hanno da invidiare nulla a nessuno, si prosegue con "Le Dimensioni Contano" nella quale penso in molti si riconosceranno..ahahahha.. Nella discrezionalità del testo si nota una certa invidia/ammirazione su chi le dimensioni le ha eccome, ancora ritmo sostenuto e riff granitici, eleganza sonora che si "accoppia" al testo meno triviale ma molto esplicativo, per me la canzone estiva dell'anno!
"Hasta la Revolucion" ha un ritmo sincopato molto potente, testo graffiante in bilico tra la presa di posizione e il disimpegno politico "Vieni, esci dal gregge, salutali con rutti e scorregge.." vi fa capire il senso di ciò che volevo dire, ma ancora meglio "Una vita da cabrones, disimpegno e rock'n'roll", insomma ascoltateli, acquistateli e capirete meglio..
"Trombare non si tromba, anche se il pelo abbonda.." inizia così la seconda parte di "Prendi la Tua Dose" presente nel primo lp "Generezione Rock" e di cui è il logico seguito. Spettacoloso hard rock con tonalità più melodiche, linee di basso perfette per un altro brano senza pecche.
Un pò più appannata risulta "Do You Feel My Love" con sortite blues/rock, meno coinvolgente delle precedenti ma comunque sempre apprezzabile, "No Porno, No Party" è una specie di tormentone in cui l'hard rock lascia lo spazio a un incrocio metallico/elettronico/industriale alla Fear Factory, ok ho sparato una mezza cazzata ma era per farvi capire dove più o meno si va a parare.
"I Preliminari" è un altro tormentone più rock con chitarre martellanti e sezione ritmica a dettar legge, inutile parlare del testo, è tutto nel titolo, esilarante e reale, come sempre. Storie di vita, di bar, di persone comuni e di maiali senza vergogna, orgogliosi delle proprie prestazioni. Diciamo che i Danger Zone sono la poesia applicata al porno.
"Tam Tam" già dal titolo è tambureggiante; testo che vede protagonista un playboy un pò decaduto ma che non si dà per vinto alla ricerca dell'ennesimo buco nero da collezionare, ma il risultato finale.. bè scopritelo da voi! Musicalmente impeccabile, giusto per ribadire le qualità di una band che merita molto e che live non dà tregua.
Siamo quasi in arrivo e "I Tuoi 20 Anni" mitiga un pò la potenza fin qui espressa, esibendo un rock meno aggressivo, sarà per il testo più "delicato"? Tutto da scoprire chiaramente. Prima di chiudere vorrei menzionare che oltra al bravo Spinelli alla voce, abbiamo Denis Bedetti chitarra solista (grande!), Giorgio Crociati alla ritmica, Emanuele Morelli al basso e Stefano Vasini (dubitavi che vi recensissi eh? e invece..puppa..ahahah) alla batteria.
Si chiude con "Alza il Master" omaggio a chi si spacca il culo sudando sui palchi alla faccia di venduti e pezzi di merda vari che circondano questo ambiente, mentre scrivo i ragazzi stanno presentando live questo grande ritorno, quindi è mio consiglio seguire le date estive sul loro sito ufficiale che trovate nei link di lato.
Cosa possiamo aggiungere? W il porno e W i Danger Zone!
Klaus Petrovic