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The Mystic Technocracy (Season 1: The Age Of Ignorance)

TrackList
01. A Matter Of Energy.
02. The Mystic Technocracy.
03. Darwin's Tears.
04. Norse Cosmogony (Part 1).
05. Norse Cosmogony (Part 2).
06. Judeo-Christian Cosmogony.
07. The Divine Comedy.
08. Legion Of Aliens.
09. Loving The Alien.
10. The Gem Of Love.
11. The Secret of DNA (Part 1).
12. Purple Orb.
13. The Secret of DNA (Part 2).
14. Prophecy.
15. Black Swans.
DOCKER'S GUILD - The Mystic Technocracy (Season 1: The Age Of Ignorance)
(2012 - Lion Music)voto: 9/10
Dopo il corposo studio report ad opera del sottoscritto (che trovate a questo link e che vi consiglio caldamente di leggere ), siamo finalmente arrivati alla recensione di questa space opera targata Docker's Guild.
Quello che posso dirvi sin da subito, e senza possibilità alcuna di venire smentito, è che ci troviamo di fronte ad un capolavoro, uno di quei lavori che si prefiggono di segnare una nuova via nell'universo musicale coniugando due realtà, come prog rock ed aor, che difficilmente hanno trovato un'amalgama più riuscita in altri tentativi.
Il mastermind Douglas ha creato un'universo a tutto tondo, fatto di canzoni melodiche e sognanti, di pezzi solidi e granitici come il rock, e vere perle di arrangiamento, pompose e barocche quanto assolutamente estasianti.
Grande valore aggiunto all'opera è l'apporto di ospiti carismatici e assolutamente validi quali Gregg Bissonette, Magnus Jacobson, Tony Franklin, Guthrie Govan, Jeff Watson, John Payne, Göran Edman, Amanda Somerville e Tony Mills. Insomma un cast stellare per un disco stellare, capace di emozionare ascolto dopo ascolto, regalando all'ascoltatore sempre qualcosa. La varietà del concept è talmente vasta che anche il patito musicale più esigente riesce a trovare pane per i suoi denti.
Insomma The Mystic Technocracy (Season 1: The Age Of Ignorance) è un grande disco, pieno zeppo di particolari (piccoli e grandi) che fanno emozionare, piangere e anche cantare a squarciagola: davvero onore a Douglas nell'aver creato un disco così lungo e complicato ma assolutamente magnetico, capace di colpire e farsi apprezzare dal primo all'ultimo secondo. Grande l'idea di inserire due cover che non sono lì come semplice riempitivo, ma sono tasselli importanti nella storia creata da Douglas. E ricordatevi che questo è il primo cd di un lungo viaggio, un'epopea spaziale che ci verrà narrata dal nostro comandante Douglas in cinque atti: quindi mettevi comodi, rilassatevi e schiacchiate play sul lettore. E' ora di partire...
p.s. Permettemi un appunto polemico: leggo recensioni in giro che paragonano questo disco alle produzioni targate Aryeon. Mi dispiace smentire questi zelanti recensori visto che l'unico punto di contatto fra Arjen e Douglas è il tema fantascientifico. Anche Isaac Asimov e Ray Bradbury erano entrambi scrittori di fantascienza, ma il loro stile era completamente differente. Così avviene in questo caso: entrambi sono ottimi artisti ed esempi da imitare, anche se su angolazioni musicali completamente differenti. Recensore avvisato...
Fabio Rancati