voto: 7.5/10

La personalità e la determinazione non mancano di certo ai Gate Three: si percepisce in maniera decisa la solidità del progetto musicale sviluppato dalla band capitanata da Paolo Serughetti. "Out Of Brain" a primo impatto stupisce e regala all’ascoltatore più di 40 minuti di ottima musica: ci troviamo di fronte a un ibrido ben congegnato, che unisce a un Progressive Power Metal virtuoso e melodico sprazzi di musica elettronica, Funky, Trance e Dance anni ’90. Molti lettori avranno sicuramente storto il naso di fronte ad alcuni dei generi sopraelencati, ma è proprio la contaminazione il vero punto di forza di questo lavoro. A detta dello stesso Serughetti: “Quando una canzone è bella, ben composta e ben suonata, lo stile non conta: il pezzo suonerà sempre bene”. E a nostro avviso, alcuni dei pezzi contenuti in questo LP suonano dannatamente bene.

Ritmiche sincopate si alternano a synth atti a creare la giusta atmosfera per gli audaci virtuosismi della chitarra solista, doppia cassa marellante tipicamente Power Metal affiancata a soluzioni compositive elettroniche e Dance tipiche degli anni ’90, riff di stampo heavy si sposano con un sound che non sfigurerebbe in un album di Steve Vai, voci femminili che vengono incastonate in un atmosfera surreale: questo e altro potrete trovare in "Out Of Brain", con una vena sperimentale e virtuosistica presente per tutta la durata del disco.

Purtroppo il disco non è esente da difetti: è innegabile come il prodotto suoni molto bene, ma spesse volte i Gate Three corrono il rischio di cadere in una facile autocelebrazione.  Segnaliamo inoltre l’utilizzo di alcuni synth troppo “finti”, che potrebbero talvolta guastare lo spirito di alcuni brani. La strada intrapresa è quella giusta (fa sempre piacere ascoltare prodotti di musicisti che hanno voglia di sperimentare) e siamo sicuri che, una volta limate alcune sbavature ed incertezze presenti in "Out Of Brain", la band saprà regalarci altre soddisfazioni. Avanti così!     Alessandro Rizzuto