Ormai in redazione c'è una legge non scritta secondo cui tutte le gatte da pelare toccano a me. Gatte da pelare non nel senso negativo di lavori di bassa qualità, intendiamoci: semplicemente, bands la cui proposta si inquadra in generi decisamente difficili da recensire e spesso anche da ascoltare. Eccomi dunque che mi appresto a parlarvi di Caelestis, oscuro one-man project di Cataldo Cappiello che racchiude nella propria essenza atmosfere ambient, suoni e sperimentazioni ai limiti dell'industrial e talora del drone, velate melodie di tipologia post-black e chi più ne ha più ne metta.

Parola chiave per il progetto Caelestis, seconda solo a “sperimentazione”, è “prolificità”: infatti 'Nel Suo Perduto Nimbo' giunge a noi solo dopo altri tre full-length ed un ep comunque rasentante la mezz'ora, tutti pubblicati a cavallo degli scorsi due anni, segno questo che le idee non mancano di certo.

'Nel Suo Perduto Nimbo' sembra poggiare le proprie basi su un oscuro mix che riprende molto da un lato dal Burzum di 'Filosofem' (suoni molto distorti e pungenti, ritmi rallentati, voce particolarmente filtrata) e dall'altro dai Sunn O))), per un viaggio nei meandri della musica che trova il suo apice di intensità nella bellissima 'Ai Confini Del Cielo'. Ma, se importante è la strada principale, non da meno sono i sentieri impervi e tortuosi che da essa si diramano, dagli inserti elettronici che fanno capolino in 'Corre il Fulmine Dagli Occhi' o 'L'ha Chiamato Orizzonte' (altro gran pezzo, la classica ciliegina sulla torta per concludere in bellezza), passando per le morbide note di tastiera che, un po' ovunque, rimangono nascoste nelle retrovie ma sempre sul “chi va là”, pronte a uscire allo scoperto nel momento più opportuno ('Dove La Luce' e 'Pioggia Del Cuore' sono due lampanti esempi).

Arrivati a questo punto, immagino sia superfluo aggiungere che questo disco non certo è per tutti, richiedendo una grande capacità di ascolto e di interpretazione. Ci tengo però a dire che 'Nel Suo Perduto Nimbo' è un prodotto più che valido, scontroso quanto volete ma sempre interessante e mai banale, in grado di crescere con gli ascolti e di ritagliarsi uno spazio della sfera emotiva dell'ascoltatore. E adesso vediamo cosa il progetto Caelestis avrà da regalarci in futuro.

Francesco Salvatori