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All Fear The Axeman - An Italian Tribute To Omen



TrackList
01. The Axeman (Valpurgis Night)
02. Battle Cry (Aeternal Seprium)
03. Last Rites (Axevyper)
04. Be My Wench (Stonewall)
05. In The Arena (Etrusgrave)
06. Termination (National Suicide)
07. Dragon's Breath (Bringer Of War)
08. March On (Darking)
09. Warning Of Danger (Asgard)
10. Don't Fear The Night (Martiria)
11. The Curse (Alltheniko)
12. Death Rider (Balrog)
13. Ruby Eyes (Of The Serpent) (Red Warlock)
14. Die By The Blade (Prodigal Sons)
15. Teeth Of The Hydra (Icy Steel)
AA.VV. - All Fear The Axeman - An Italian Tribute To Omen
(2012 - My Graveyard Productions)voto: 6.5/10
I tribute album possono essere un grandissimo rischio, sia per chi li produce e sia per chi li suona. D’altronde tributare tramite cover le carriere di band storiche può risultare un atto spontaneo ed originale di rielaborazione artistica (utilizzando un sound più personale e moderno), ma stando sempre attenti nel non scadere nel disco fotocopia.
Stavolta è il turno degli Omen, band californiana (considerata tra i fondatori dell'Epic Metal insieme a nomi quali Manowar, Manilla Road e Cirith Ungol) che tra il 1983 e il 1988 incise alcuni album considerati tra i più belli del genere: "All Fear The Axeman" va infatti a riprendere pezzi contenuti in "Battle Cry", "Warning Danger" e "The Curse".
Il risultato è più che soddisfacente: i pezzi vengono suonati abilmente dalle varie band presenti in questo tribute, e la qualità della produzione è inattaccabile. Il CD scorre e si fa ascoltare, senza mai perdere un colpo. Ma forse è questo il grave difetto di questo tribute: la sua piattezza. Onestamente ci saremmo aspettati qualcosa di più, specie da band giovani e talentuose come quelle proposte dalla My Graveyard Productions: infatti le canzoni vengono riproposte tali e quali ai pezzi originali, senza un minimo di reinterpretazione (ad esempio: chissà una band death metal come avrebbe reinterpretato "Ruby Eyes" o "Battle Cry"?).
Insomma, tornando al discorso di inizio recensione, "All Fear The Axeman" si colloca in una via di mezzo: è un album ben suonato da band con un alto tasso tecnico, ma non aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto dagli Omen. Consigliato ai fan sfegatati della band d’oltreoceano.
Alessandro Rizzuto