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In Sideris Penumbra

TrackList
- Echoes in the Abyss
- Ira Sommersa
- Asylum of Dead Memories
- The Last Rising Sun
- Darkness of the Soul
- The Death-Fires Danced at Night
- Evoking the Stars
NOX ILLUNIS - In Sideris Penumbra
(2010 - War Productions)voto: 7/10
Nell'attesa di parlare del full-length fresco di pubblicazione, dal titolo 'Metempsychosis' (che, premetto, non ho ancora ascoltato), facciamo un piccolo salto indietro nel tempo ed esaminiamo il disco che a conti fatti è stato il vero debutto dei Nox Illunis.
Fin dalle prime botte (affidate all'opener 'Echoes In The Abyss') 'In Sideris Penumbra' si presenta come un lavoro black metal di buona fattura, andandosi a collocare un gradino sopra la media delle attuali uscite: e come potrebbe non essere altrimenti, visto che tutti gli elementi vanno a collocarsi al posto giusto, partendo da un drumming che sa capire quando è il momento di martellare e creare tappeti di doppio pedale e quando invece è meglio rallentare e lasciare spazio alla glacialità dei seicordisti, proseguendo con uno scream sempre sugli scudi e mai invasivo, e concludendo con una produzione che sa valorizzare i riffs con le sonorità più adatte al loro carico semantico? Nulla da eccepire, insomma.
Nulla da eccepire anche dal punto di vista emotivo: certo, questi brani non saranno all'altezza dei masterpiece del genere, ma riescono sempre a trascinare e trasmettere sensazioni. Le fasi più rallentate di 'Asylum Of Dead Memories' o 'Echoes In The Abyss' rimandano senza appello alla gelida Norvegia, la patria ove tutto ebbe inizio, mentre melodie come quelle di 'Darkness Of The Soul', con la voce che duetta con le chitarre, fanno eco a un panorama forse più dipendente da Dissection e nomi simili.
Positiva anche l'idea di chiudere con una strumentale, 'Evoking The Stars', che parte calma e rilassata e poi va a crescere, esplodendo in un riff che sembra richiamare i primi Taake, prima della chiusura con perfide voci sussurrate in sottofondo.
L'unica pecca – si potrebbe obiettare – è che la lunghezza media dei brani tende a essere elevata (solo in due episodi si scende sotto il muro dei sette minuti); e in effetti, sebbene non si scada mai in soluzioni banali, l'ascolto complessivo può risultare un minimo appesantito da questo fattore. Onore, comunque, ai Nox Illunis per aver costruito un prodotto di qualità più che valida; riparleremo di questi ragazzi veramente a breve.
Francesco Salvatori