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Mystic Alchemy

TrackList
01. Ante Bellum
02. The Third Eye
03. Seaquake Of Souls
04. Black Roses Kiss
05. The Light Beyond The Dream
06. The Seventh Gate
The Mystic Alchemy Suite:
07. Scene I: The Final Destination
08. Scene II: Old Memories
09. Scene III: At Twilight
10. Silence After Storming
OPENING SCENERY - Mystic Alchemy
(2010 - Underground Symphony)voto: 8.5/10
Si definiscono una progressive-power metal ma già al primo ascolto si può notare che c’è molto di più nel loro sound: gli Opening Scenery sono un misto di epicità, cattiveria e tecnica che li rende, non unici, ma particolari nel loro genere.
Il loro primo album "Mystic Alchemy" che nasce nel 2010 sotto l’ala della Underground Symphony vede come prodotture Alessio Lucatti (Vision Divine) che parteciperà in alcuni brani, insieme a Fabio Lione, rispettivamente alle tastiere e voce.
Gli Opening Scenery presentano un album con brani non troppo lunghi e senza troppi virtuosismi che ci farà apprezzare e ci coinvolgerà ancora di più, senza mai annoiarsi.
Non per questo la bravura del quintetto torinese viene meno, anzi: innanzi tutto è la voce graffiata e potente di Andrea Racco a fare da leader e a dare quel colore che determina lo stile della band e sono ottimi gli arrangiamenti e la sezione ritmica che non ti annoiano mai: tra riff di basso incalzanti come in “Black Roses Kiss” e strutture melodiche come in “The Light Beyond the Dream” non fanno altro che accumulare punti a loro favore!
Come ad ogni appuntamento, consiglio vivamente di ascoltare “Seaquakes of Soul”, “The Seventh Gate” e “The Light Beyond the Dream” -vero masterpiece dell’album secondo il mio parere- che ho apprezzato particolarmente, anche se in verità anche gli altri brani non sono da meno, grazie al loro scorrevole succedere!
In conclusione gli Opening Scenery ci hanno mostrato come è possibile unire idee e passione in un unico prodotto da ascoltare, anche a chi non ama propriamente il genere, perché se il talento c’è, è giusto riconoscerlo.
Avanti così ragazzi, i sogni e le idee ci sono, mattone dopo mattone, realizziamolo!
Michael Cavallini