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Frames Of Alienation

MADMAZE - Frames Of Alienation
(2012 - Punishment 18)voto: 7/10
Modenesi, attivi dal 2002 inizialmente con il monicker Absence Of Light e cambiato anni dopo nell'attuale MadMaze. Thrash, molto Thrash, Thrashissimi. Puro Bay Area Sound. Si erano già fatti notare con il loro precedente ep "No Time Left". Già all'epoca di quell'uscita, i Thrashers si erano già distinti per una proposta originale e tecnica.
Con questo "Frames Of Alienation" si fa ancora più sul serio e la band butta sul tavolo tutte le loro carte vincenti. Riff al fulmicotone, attitudine, tecnica, precisione e tanta grinta. Ottima produzione, artwork ad opera di Ed Repka (l'illustratore dei Megadeth per intenderci).
Un songwriting molto ispirato, cambi di tempo, riffing tagliente grazie all'ottima prova dei due chitarristi Luca Venturelli e Alberto Baroni. Una sezione ritmica terremotante con il drumming preciso e letale del conciapelli Mirko Virdis, coadiuvato dal bassista Marco "Mibbe" Bennati, autore di una prova solida e schiacciasassi. A chiudere la formazione il bravo singer Alberto Dettori. Quest'ultimo alterna con bravura un cantato aggressivo mixato a clean vocals e growl simil death metal.
E' un piacere ascoltare queste composizioni. Mai un attimo di sosta, mai un calo di tensione o un episodio che ti faccia cadere nel trappolone dello "skippare" canzone. Si riesce a passare da parti molto aggressive, ad altre più melodiche con intrecci chitarristici di scuola Skolnick/Peterson dei Testament. Proprio la band di Chuck Billy&Co. è la maggior influenza, a parere di chi scrive, dei MadMaze. Come dicevamo poche righe sopra, sin dall'opener "Walls Of Lies" ci si può tuffare, dopo un intro acustico, in un vortice di potenza e cattiveria. Da segnalare anche le bellissime "MadMaze", "Caught In The Net" e la conclusiva "Retribution". Potrei nominare anche le altre songs, ma queste sono quelle che mi hanno colpito maggiormente. Il lavoro svolto in questi anni dal precedente ep, sono serviti per cementare il sound e l'impatto proposto da questi ragazzi. C'è di essere fieri di poter mettere sul proprio cd un lavoro di questo calibro.
L'unica mezza nota stonata è il fatto che forse le influenze sopracitate sono un pò troppo "invasive". Man mano che la tracklist scorreva, alcuni passaggi suonavano già "sentiti" e non sono il massimo della freschezza. Più che altro perchè i Maestri della scena del passato targato eighties avevano già dato alla luce lavori con queste sonorità e suonate in un certo modo. Questo però è solo un piccolo neo di un lavoro davvero ben fatto. Un disco sicuramente da avere perchè i MadMaze meritano di essere ascoltati e supportati a dovere. Great Album.
Daniele Orlandi