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Skeletri

TrackList
1. Guardami
2. Etnica
3. Blues
4. La Mia Anima
5. Scuse
6. Superpornolive
7. Whole Lotta Rosie
8. Born To Be Wild
CIOMPOROCK - Skeletri
(2002 - Autoprodotto)voto: 7/10
Confesso che dei Ciomporock conoscevo ben poco per non dire nulla, li avevo sentiti nominare spesso anche perchè il leader della band è Danilo Dani Bacherini chitarra dei Sabotage dal 2006, anno della rifondazione della band fiorentina. Nulla di più, quindi con estremo piacere quando Dani mi ha contattato per farmi sentire il cd "Skeletri" ho accettato ed eccomi qui a recensirlo.
Se non fosse che la data impressa sul cd stesso è 2002, avrei pensato a uno scherzo, in che senso? Nel senso che suona attualissimo ancora oggi, diciamo che siamo di fronte a un suono prettamente metallico sulla linea degli In.Si.Dia. grande band tricolore anni 80/90 con tante influenze che vanno dai Pantera ai SOAD, giusto per capire quanto vasta sia l'area di riferimento del quartetto fiorentino. Rispetto a questo cd la formazione (tutt'ora attivissima in sede live) è cambiata nel solo bassista, all'epoca Degli e ora Ilaria!
Partenza lanciatissima con la tuonante "Guardami" che propone le influenze sopra citate (Pantera su tutte), imponente la parte ritmica di basso e batteria (Degli e Pesta) veramente potenti, sulle quali si staglia la voce di Gera rigorosamente in italiano! Danilo cuce e ricuce riff essenziali, ritmiche toste e solo efficacissimi, inizio davvero sfolgorante!
Con "Etnica" la tribalità dei suoni prende il sopravvento con un suono più cupo rispetto al brano precedente, interessante il testo tutto da ascoltare. In "Blues" invece come il titolo stesso suggerisce si trova qualche suono blues in un contesto granitico da "no compromessi". Sempre interessante il lato testi.
"La Mia Anima" offre la possibilità di headbanging furioso già dalle prime note, e prosegue tellurica per tutta la sua durata. Metal moderno a manetta, con schitarrate simili a rasoiate di puro metallo fuso!
"Scuse", offre a Danilo la possibilità di dare libero sfogo alla sua anima bluesy/hendrixiana, nel contesto di una canzone che assume le forme di un metal contaminato da varie fusioni musicali, forse l'episodio più eccitante (musicalmente parlando) dell'album.
Siamo in chiusura (a dire il vero mancano ancora due brani..) con "Superpornolive", cadenzata e convulsa, degna conclusione di un interessante album di esordio che spero abbia presto un seguito, un'attesa di 10 anni mi sembra esagerata no?
Niente chiusura invece, il finale è affidato a due cover particolamente interessanti come "Whola Lotta Rosie" classico degli AC/DC e "Born To Be Wild" dei grandi Steppenwolf, riproposte con dedizione e rispetto.
Tutto sommato un buon album d'esordio, ma è ora di dargli un degno seguito!
Klaus Petrovic