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Back To The End

TrackList
01. Let Me Run
02. Mindy’s Got Diarrhea
03. My Hair Is Not Ok
04. Ugly When I Study
05. Stay With Me
06. It’s All Right
07. The Lonely Man Rock And Roll
08. All Because of My Bad Luck
09. To You
10. Black Time
THE HAPPY GAYS - Back To The End
(2012 - Jetglow Records)voto: 7.5/10
Quando una band si presenta dicendo: vogliamo essere i Ramones per me ha già vinto, se poi ci riesca o meno questo è da vedere. A conti fatti però a chi interessa nel 2012 avere dei nuovi Ramones? A nessuno credo, loro restano e saranno sempre e comunque inarrivabili, e quindi se una band tricolore vuole avvicinarsi ai miti che benvenga!
Lunga la storia degli The Happy Gays, autori di un precedente album autoprodotto nel 1999, quindi non ragazzi di primo pelo e che fanno uscire questo "Back to the End" con la produzione di GG Rock e sotto etichetta Jetglow Records.
I quattro fratelli Gay (evitiamo battute cretine) ci propinano 10 brani in puro stile Punk Rock'n'Roll old school, che vanno dai succitati Ramones ai Social Distortion, in un impasto di suoni che riprendono gli stilemi classici del genere, divertenti e tecnicamente buoni.
Brani veloci, adatti ad essere ballati nelle disco rock, senza tante pretese di alcun genere, il Punk'n'Roll dei maestri era nato per divertire e divertirsi suonando, Times Square è lontana, ma l'attitudine c'è e in brani come "Mindy's Got Diarrhea" esce in tutta la sua semplicità!
Evocativa dei tempi d'oro, per la precisione metà anni '70, la bella "My Hair Is Not Ok" che risplende in tutta la sua dinamica elettrica sprigionando voglia di fun, beer e girls!
Quello che mi piace dei ragazzi padovani è questa semplicità di base, la voglia appunto di divertirsi in barba ai cazzi di problemi che ogni giorno ci assillano e manifesto di questo potrebbe essere la tiratissima "Ugly When I Study" divertentissima nel testo e piacevolissima all'ascolto, con narrazione in lingua madre! Fantastici!
Dischi come questo ti fanno tornare la voglia di ciò che erano gli anni '80, ma da una parte ti fanno anche riaffiorare un pò di nostalgia.
Tutto l'album si mantiene su ritmi simili, con qualche rallentamento più rock come nella più melodica "Stay With Me", una volta li avrei definiti album transgenerazionali perchè possono coinvolgere l'adolescente brufoloso alle prese con le prima seghe e l'adulto che vuol ricordarsi un passato felice.
Qualche sperimentazione la troviamo in "It's All Right" e in "To You"dove c'è qualche passaggio ska/reggae come da tradizione del punk/ska britannico, il che non guasta affatto, giusto per dimostrare che la band non si limita al mero compitino di essere per forza il clone dei fratellini Ramones.
L'unica pecca di questo lavoro è, come nei lavori migliori del genere, la durata. Infatti non fai in tempo ad eccitarti all'ascolto che già è finito, ma esiste il tasto play e si riparte fino a che l'impianto stereo non grida pietà.
Musica da ascoltare ad alto volume, come nel caso di "All Because of My Bad Luck" hardeggiante con gusto, e con la quale mi preme sottolineare le doti dei 4 musicisti, Mauro (voce), Murky (chitarre), Iaie (basso) e Fabio (batteria) tecnicamente ineccepibili.
Come dicevo prima siamo già alla fine di questo "Back to the End" con "Black Time" tiratissimo brano che conclude degnamente l'album! Anzi no! C'è anche tempo per l'undicesima traccia a sorpresa, la versione italiana di "Stay With Me" e che dire: ottima!
La conclusione è semplice, nessuna invenzione, nessuna modernità ma solo sudore e passione. Non è forse questa la ricetta del rock'nroll?
Gary Stone