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We're Not So Blind

HOPE AGAINST HOPE - We're Not So Blind
(2011 - Autoprodotto)voto: 7/10
Vibranti chitarre e bassi penetranti che sfoggiano melodie grindcore/hardcore spregiudicati per questo gruppo di Roma, gli Hope Against Hope per quattro pezzi in inglese laceranti e carichi di rabbia. La voce di Lorenzo dà carisma ai brani, mentre la prorompente e metallante chitarra di Matteo è il final touch che mantiene una linea un po’ Hatebreed un po’ Madball e Terror.
I quattro brani in inglese che vengono proposti in questo Ep rappresentano una perfetta liason tra old school e moderno, e questo dimostra che sperimentazione c’è, soprattutto nel suono. La parte old che non mi convince troppo è il loro cantare in inglese: li incatena e li vincola a uno stile non troppo originale più old. Invece l’elaborazione degli accordi della chitarra di Matteo e il basso dell’altro Lorenzo sono la parte new che dà quell’headbanging e quel mood rabbioso ed esplosivo che li distingue dalla massa informe di imitatori. Dietro c’è una lunga ricerca sonora che ha dato proprio i suoi frutti, con questo brano di apertura Old Faith New Life dell’Ep We’re not so blind.
L’assolo di Matteo è piuttosto lungo, ma dà carica e si può definire il preambolo che introdurrà l’incalzante e rabbiosa voce di Lorenzo, mentre la carica adrenalinica iniziale che caratterizza Moment of Thruth è più alla Korn e come filo logico prosegue la precedente: un brano di elaborazione della prima che come concept fa entrare nel vivo l’ascoltatore con una magica Never Compromise dalla giusta durezza e dai riff perfetti che ampliano la visione dell’album.
Si conclude il ciclo con Against, un brano di chiusura di pura rabbia hardcore, anche se la parte drums viene un po’ messa da parte: ma viste le premesse, questo fa parte della sperimentazione del sound e trovo la cosa positiva, perché li fa svicolare da un banale quanto tedioso arrangiamento old school. Bravi davvero. La voce di Lorenzo è profonda e sprigiona potenza, addirittura in certi passaggi offusca le drums di Francesco e rende ancora più accattivante tutto l’Ep.
L’ensemble promette bene, anzi, io direi che un gruppo così assemblato dal vivo farà faville. Vediamo che cosa ci propongono, soprattutto come si evolverà il progetto che stanno portando avanti: una band di recente formazione che ha ancora da scrivere le pagine della sua storia, e saranno davvero lunghe per come sono le premesse...
Ilaria Degl'Innocenti