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Dawn of Desease

BLINDEATH - Dawn of Desease
(2012 - Autoprodotto)voto: 7/10
Cazzo sì! Ricordate "Kill'em all", ricordate "So Far so good so what"??? Ricordate "Alison Hell"??? "Vulgar display of power"??
Ecco non voglio esagerare, non voglio dire che ci troviamo di fronte a una tale qualità, non voglio nemmeno dire che ci serve paragonare questa band, i Blindeath, ai Metallica o ai Megadeth ecc. ecc. ma intendo asserire di mio pugno che siamo di fronte a Thrash puro e genuino come se fossimo nuovamente a cavallo fra gli anni 80 e 90!!!!
Volete una registrazione cristallina? Un utilizzo accurato dell'autotune, un reamp delle chitarre? Beh non ascoltate allora questa Demo, di soli tre brani, che è registrata in maniera pura e decisamente "alla vecchia maniera"!!!
Aggiungerei che infatti si sente che è suonato, troppo spesso oggi sento demo e cd di gente che poi alla fine edita a tal punto che quando va dal vivo fa letteralmente cagare!!! E perdonate il mio "francesismo" o la mia schiettezza: avete rotto il cazzo!!!
Ora magari esagero, certo, è una demo, la sto valutando come tale, però mi sento di dire che il Thrash è stato troppo "mainstreamizzato" a livello di registrazione ed è passato oggi da essere suonato ad essere puramente editato... questa è una cosa che si fa nel POP allora, mi sento di dire, che l'eccesso di editing, la patinatura eccessiva, autotune ecc. ecc. fa di tanti gruppi metal gruppi POP.
Mediare è la cosa più intelligente al giorno d'oggi, ovvero affidarsi al suono che si ha nelle mani con l'ausilo (leggete bene solo l'ausilio) della tecnologia. Anche perchè poi quando invece si parla di Rock o Progressive anni 70 è proprio quello che si cerca: perchè non si deve ragionare allo stesso modo anche sul Thrash che rispecchia un era analogica?
Ok adesso che mi sono sfogato e calmato (Ecco l'effetto che mi ha fatto questo demo, mi ha fatto incazzare quindi vi fa capire che siamo di fronte a un prodotto buono).
I Blindeath suonano, veloci, puri, pazzi, precisi e cattivi esasperando il concetto con dei testi che sottolineano come il Thrash non sia fatto di clichè ma di TRADIZIONE.
I Blindeath sono formati da: Matteo Albini alla voce, Alessandro Preti e Gioele Zoppelaro alle chitarre, Daniel Cullity al basso e Danilo Sunna alla batteria.
Se vogliamo analizzare tecnicamente questa demo possiamo dire che nonostante suoni molto amatoriale, la pasta sonora è molto ben curata, il timing è eccellente e i soli, nonostante lo stile che possa a molti risultare troppo anni 80 a livello di idee, presentano una cosa che manca al 90 % dei chitarristi nel mondo: un bel vibrato e bending!!!
Quindi si sente che questi ragazzi sanno suonare, suonare bene, soffermarsi sulla sola qualità della registrazione per giudicarli, non andare oltre, sarebbe un delitto e denoterebbe una grossa grossissima supeficialità: chi ha stroncato questa demo solo per questo non può che essere etichettato come superficiale, tanta è l'energia e la qualità di una band che non punta sull'essere ruffiani ma sulla convinzione di fare un genere.
La demo ha i riff micidiali tipici del genere, un cantato graffiato e beat veloci di batteria con assoli veloci e potenti, molto sulla linea degli artisti che han caratterizzato questo genere fin dai primi anni 80.
Certo ci sono anche dei difetti: mix della voce troppo alto, alcuni assoli a volte hanno note (volutamente???) "svizzere", ma del resto come succedeva e succede a Kerry King, a Dave Mustaine e a Kirk Hammet.
Il resto si descrive come sano e fottuto Heavy Thrash Metal del cazzo!!!!!!!!!!
Giacomo Paradiso