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Inverno

TrackList
1. Prelude To Tje Bomb
2. Tsar Bomb
3. Pray
4. Terrorizer
5. Beer
6. Chemical Death
7. War
8. Religious Explosion
9. Lager
INVERNO - Inverno
(2012 - Punishment 18 Records)voto: 6.5/10
L'attivissima Punishment 18 Records getta sul mercato l'album dei Vicentini Inverno, Thrash Metal Band che si era fatta conoscere con il proprio lavoro di debutto datato 2009 "Thrashformers".
Grazie a questa loro ultima fatica, la scena thrash italiana si rafforza ulteriormente e continua a godere d'ottima salute. Il disco in questione era già stato pubblicato con il nome "Thrashgressive". Lo ritroviamo in veste rinnovata grazie al supporto della Punishment 18, label sempre abile nello scovare nuove e promettenti realtà.
Questo lavoro richiama il sound eighties che portò alla ribalta le bands della Bay Area. Exodus su tutti. Però i Nostri, nonostante la proposta non originalissima, riescono a metterci il loro gusto personale e permettono all'ascoltatore di gustarsi nove tracce ben eseguite e che non annoiano. Oltre all'ottima esecuzione tecnica, va abbinata una produzione cristallina che permette di percepire al meglio tutti gli strumenti. Chitarre taglienti e ricche di armonizzazioni. Riffs al fulmicotone e assoli brucianti. Sezione ritmica granitica grazie ad un drumming preciso e potente ed a un lavoro di basso che non si limita a raddoppiare la batteria o le chitarre, ma si lancia in giri piacevoli che arricchiscono il sound del combo vicentino. Le linee vocali ricordano quelle dei Dark Angel, soprattutto nell'interpretazione e nell'aggressività col quale vengono scandite le strofe e i ritornelli. Nelle influenze che sbucano fuori dai brani citerei anche gli Evile.
Nove canzoni dicevamo, 34 minuti di musica. Un bell'assalto, senz'ombra di dubbio. Dopo un intro cadenzato, "Prelude To Tje Bomb", brani come "Tsar Bomb", "Terrorizer" e "Beer" sono delle belle mazzate sui denti. Ci sono episodi più ragionati, vedi la song "Pray", oppure più tecnici e malsani come "Chemical Death". A seguire l'incalzante "War" e la potente e marziale "Religious Explosion". A conclusione di questo lotto Thrash abbiamo "Lager", song introdotta da un discorso di un tizio coi baffetti che solo danni fece nella nefasta Seconda Guerra Mondiale. Poi si scatena la tempesta e gli Inverno sparano fuori dal cannone un capitolo feroce alternato a sezioni più tecniche e micidiali.
Come dicevamo in apertura, questo è un bel cd. Sicuramente merita di essere ascoltato. Nulla di nuovo sotto il sole perchè nel Thrash è difficile creare qualcosa che non sia già stato scritto in passato. Però rispetto agli esordi riscontriamo un salto di qualità non indifferente.
Credo che sentiremo parlare ancora di loro.
Daniele Orlandi