Voto: 5

Arrivano da Parma i “Progeny”, band stilisticamente di matrice thrash/death, con venature industrial molto evidenti in questo Insanity, lavoro di 3 pezzi ispirato ad un sound di nuova generazione con risultati alterni…
“Devourer of Worlds” apre il lavoro, parte forte il pezzo, azzeccato sin da subito nell’alternare riff taglienti ed aperture melodiche di ottima fattura. Anche gli stop and go sono particolarmente azzeccati, di ottimo contorno in una bellissima struttura musicale del pezzo. Note dolenti, di sicuro la parte vocale che a mio avviso penalizza tutto il lavoro e la mancanza di quella violenza devastante che pezzi del genere dovrebbero avere. Nel momento di spingere sull’acceleratore, ironicamente il pezzo diventa blando e modaiolo… peccato.
“Disciples of Sufferings”, altro pezzo suonato bene e costruito ancora meglio, ma che i ragazzi sappiano suonare s’era già capito. Peccato che non riescano a far confluire in musica tutte le loro potenzialià, oso solo immaginare a cosa sarebbero destinate le mie orecchie… ed invece anche qui, magnifica preparazione del pezzo, ma quando arriva il momento di sferrare il colpo… i nostri eroi ci abbandonano, peccato veramente.
“Black Sun of Inhumanity” è il pezzo che meno mi ha entusiasmato, semplicemente perché gli altri due fondono benissimo vecchia scuola con nuove sonorità, questo invece è orientato verso uno stile più novantiano di cui sicuramente io non sono un sostenitore. Peccato, perché anche in questo pezzo le qualità tecniche sono facilmente ascoltabili, ma il risultato finale è troppo soft rispetto a ciò che dovrebbe essere.
Or dunque, di sicuro i Progeny sono un gruppo anomalo. La qualità tecnica e la maestria compositiva ci sono entrambe, il genere in cui si muove la band è uno dei più devastanti, oltre che tra i miei preferiti. Sembrerebbe facile farne uscire qualcosa di musicalmente distruttivo, ed invece ironia della sorte, ai nostri affezionatissimi rimane il colpo in canna.
Musicalmente non si può dire nulla, tranne una prestazione canora alquanto anonima e discutibile, solo che dopo il districarsi del pezzo su un sound degno dei crisis, ci si aspetta un esplosione di delirio di violenza degna dei migliori strapping, che purtroppo non arriva. Peccato davvero, spero che più avanti i ragazzi riescano ad esprimere tutto il proprio valore, allora ne sentiremo delle belle, per ora no.

Furia “Hellcommander”

 

TrackList

01. Devourer of Worlds
02. Disciples of Sufferings
03. Black Sun of Inhumanity

 

  • Anno: 2009
  • Etichetta: Autoprodotto
  • Genere: Thrash Death

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