Voto: 7
Primo full lenght per i romagnoli Rising Dark, nati nel 2007 e con all’attivo un demo nonchè svariati live, anche con nomi di un certo rilievo (Pino Scotto, Vision Divine e Quireboys).
Cominciamo subito con precisare che “Apocalyptic” è un album dall’impatto immediato notevole, thrash violento e genuino, fino all’ultima nota. Anche se i nostri non disdegnano frequenti digressioni nel death e alcune influenze doom: basti notare l’uso del growl, mai portato all’esasperazione, e le atmosfere cupe di alcune track. Con questi sette brani i Rising Dark ci mostrano capacità e attitudini musicali fuori dal comune, regalandoci 40 minuti di massacro acustico da manuale. Ma… (c’è sempre un ma…) se devo dirla tutta, si intravedono comunque notevoli margini di miglioramento… Soprattutto per quanto riguarda una certa ripetitività di riff e motivi portanti, nonchè una generale esagerata lunghezza dei brani. Diciamolo, se la media di una canzone è di 3 o 4 minuti, ci sarà un motivo: è il tempo necessario a dire quel che c’è da dire, oltre si rischia di appesantire il pezzo o di sembrare quantomeno “autocelebrativi”. Tanto più se quei minuti in più non aggiungono nulla di nuovo, ma non sono altro che la ripetizione degli stessi riff e degli stessi refrain… Ecco, se c’è un aspetto che forse può essere migliorato in questo album è proprio questa tendenza ad essere “prolissi” e a perdersi un po’, ma niente che non possa essere corretto con un po’ di esperienza.
Nel dettaglio, tralasciando la title track “Apocalyptic”, che altro non è che la solita intro (anche un po’ fuori contesto in questo caso), eccoci partire alla grande con “Armageddon” e “This Is War”, due bordate thrash old school da ko! Con “The Bofoid” e “Yog Sothoth” i Rising Dark ci conducono su territori più vicini al death, con qualche sfumatura doom nel secondo brano, dovuta all’atmosfera cupa che lo pervade. E qui una piccola nota di merito per il cantante, davvero magistrale e versatile, in grado di passare dal growl ai toni thrashcore con risultati più che apprezzabili. “Your Blood Is On My Hands”, puro thrash, ci accompagna verso l’ultimo brano, “Phoenix”, la ballad che non ti aspetti: in gran parte al piano, valorizza la splendida voce di Michael Crimson.
Nel complesso un inizio niente male per i Rising Dark: se in futuro sapranno andare al sodo senza tante ridondanze, sapranno regalarci del buon fucking thrash!
Luy C.
TrackList
1. Apocalyptic
2. Armaggedon
3. This Is War
4. The Bofoid
5. Yog Sothoth
6. Your Blood Is On My Hands
7. Phoenix
- Anno: 2011
- Etichetta: SG Records
- Genere: Thrash Metal
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